La guerra in Siria tra cene eleganti e complesso militare-industriale da tenere in piedi
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La guerra in Siria tra cene eleganti e complesso militare-industriale da tenere in piedi

Mister Ketchup e il nuovo Hitler a tavola insieme. La gente è stanca delle guerra, ma qualcuno no e vuole farla anche in spregio alle direttive Onu.

La guerra in Siria tra cene eleganti e complesso militare-industriale da tenere in piedi

Cameron per ora ha fatto marcia indietro, perché il Parlamento inglese ha bocciato la proposta di autorizzare un intervento preliminare contro Damasco.
La richiesta è stata, sia pure di misura, vale a dire 285 voti contro 272, respinta. Almeno per ora, perché di bizantinismi legislativi son pieni tutti i paesi democratici (leggi su leggi che di fatto rendono inapplicabili le stesse) e nel caso dell’UK ci sarebbe ancora l’opzione di bypassare il Parlamento usando le prerogative reali per avviare comunque le operazioni senza tornare in Parlamento.
Per adesso, Cameron ha detto di volere rispettare la volontà dell’House of Commons. Ma forse aspetta di sapere cosa farà l’America del già Premio Nobel per la Pace Barack Obama. Ha mantenuto la promessa di uscire dall’Iraq, senza aver peraltro pacificato niente, ma s’infilerà in un altro pantano mediorientale? 

E poi a chi toccherà? La Road Map parla chiaro: altri nemici sono l’Iran e la Corea del Nord. Pensare di prendere l’Iran dopo aver fallito in Iraq e Afghanistan è da stolti, perché l’Iran concentra in sé i due elementi che hanno permesso ad afgani e iracheni di tenere in scacco gli statunitensi: un territorio vasto e perlopiù montuoso. E allora?
La Siria sembrerebbe un boccone più appetibile. Ma ne siamo poi davvero sicuri? Quali guerre hanno vinto dal 1945 gli Usa? La Corea? Il Vietnam? Afghanistan? Iraq? 

Anche Obama ha detto di muoversi con l’approvazione del Congresso, tecnicamente potrebbe anche farne a meno. Ma politicamente?

Rimane la Francia, la grande protagonista dell’Egitto e della Primavera Araba. Un successo che non servì alla rielezione di Sarkozy.

Una precedente che Obama deve tenere in considerazione, anche se lui è già al secondo mandato non per questo deve affossare il suo partito.

Ma il Congresso Usa potrebbe dare il via libera, del resto i repubblicani, almeno una parte, passano o no per essere gli Sceriffi del Mondo? Sui repubblicani il discorso sarebbe lungo, perché gli affaristi vogliono la Guerra, quelli che non hanno i soldi sono più fedeli alle direttive dei Padri fondatori. Il punto è che i secondi sono una minoranza.

Quando il Muro di Berlino crollò, gli Usa si ersero a unica superpotenza del pianeta. Il punto, allora come oggi, è: “Come impiegare l’impressionante apparato Militare-Industriale messo su durante la Guerra Fredda e in prospettiva di una redde rationem globale?”
I grandi appaltatori come Lockeed e Martin Marietta si ritrovarono in seria difficoltà, per fronteggiare meglio al cosa fecero un merger. Ma bisognava trovare una soluzione. Gli Usa avevano bisogno di un nuovo nemico.
E l’hanno trovato nel fondamentalismo islamico.

Di più, dopo le guerre c’è sempre da ricostruire. Ecco perché le si creano, foraggiando schieraenti opposti. Non conta il bene o il male, il torto o la ragione. E’ il conflitto che amplifica guadagni. la nuova Guerra vede poi nuovi protagonisti: le milizie private, i contractors, i mercenari, che fanno un po’ quel che vogliono senza infangare, in caso di illeciti, i Governi.

Gli eserciti privati (chiamati dal Pentagono “subappaltatori”) rappresentano il 10% degli effettivi USA inviati in Iraq. Tutto cost plus, tanto paga lo Stato.

Insomma, la guerra è un grande business e si fa di tutto per alimentarla. Ma è altresì vero che la gente è stanca di 12 anni di guerra senza prove, di corpi che non vengono fatti vedere, di scienziati che si ammazzano dopo aver compiaciuto (o per non averlo fatto) i Governi.

E poi, per l’ennesima volta, ammesso che l’avventura siriana parta, si procederà senza il sostegno dell’Onu, dal momento che Russia e Cina, che hanno diritto di veto, hanno già detto no. E’ arrivato il momento di pensionare l’Onu che non riesce più a evitare le guerre?

Gli interrogativi sono tanti. Anche Israele s’interroga: “Se Obama è così titubante con la Siria, cosa farà in caso di scontro Iran-Israele?”

Nella foto sono visibili, seduti a mangiare, Assad e il segretario di Stato “Skull and Bones” John Forbes Kerry, che recentemente ha associato il siriano a Hitler.

 

Ora, voi mangiate spesso con persone che odiate?
E noi bischeri che ci accapigliamo sulle ideologie.

Massimo Bencivenga 

 
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