Obama-Romney, i sondaggi di Settembre tra aborto, fannulloni e terrorismo
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Obama-Romney, i sondaggi di Settembre tra aborto, fannulloni e terrorismo

Romney poteva mettere in difficoltà Obama, ma ha compiuto una gaffe storica. Una cosa che, a memoria d'uomo, in America non s'era mai sentita.

Obama-Romney, i sondaggi di Settembre tra aborto, fannulloni e terrorismo

 

Con una certa periodicità ci stiamo occupando della corsa alla Casa Bianca, dopotutto, trattandosi della prima nazione al mondo, dovrebbe interessare tutti sapere chi sarà e come la pensa futuro Presidente degli Stati Uniti d’America.

L’ultima volta abbiamo lasciato un Obama in leggero vantaggio. Il vantaggio del presidente uscente, nonostante i fattacci libici, sembra essersi consolidato dopo la Convention, anche se va detto che questi sondaggi ancora non tengono conto dell’effetto Bengasi.

Ad ogni modo, Romney sta facendo di tutto per farsi schifare da tanta, troppa gente.
Le gaffe, sue e del partito, si susseguono.
Non bastava la gaffe dell’improvvida dichiarazione sull’aborto del repubblicano Todd Akin, adesso a farne una grande così è stato lo stesso Mitt Romney.
Todd Akin, come ricorderete, trovò pessime argomentazioni per perorare la sua convinzione antiabortista. Cosa disse? Leggete bene.
“Da quanto ho appreso dai medici, una gravidanza da stupro è veramente rara. Se si tratta di uno stupro legittimo, il corpo femminile ha il modo di chiudere tutto”.
Quali sarebbero questi medici e questi studi che parlano di una interruzione di gravidanza causa non amore, ma violenza? Romney, che pure è interessato a cercare i voti degli antiabortisti d’America, prese subito le distanze affermando di essere d’accordo con l’aborto in caso di stupro. Basterà per convincere quella parte della popolazione che crede alla lettera nei passi biblici e che vorrebbe altresì eliminare la teoria di Darwin nelle scuole?

 

Mitt Romney, invece, l’altra sera ha detto: “"C’è un 47% di gente che vota Obama e che dipende dal governo, credono di essere vittime, credono che il governo debba prendersi cura di loro, che abbiano diritto alla salute, al cibo, alla casa, a quello che voi volete. E’ gente che non paga tasse, non li raggiungeremo mai, non me ne preoccupo”. Non male, per inimicarsi almeno il 50% dei potenziali elettori di Obama, gente che magari è anche scontenta dell’Obamacare, ma che a sentire queste parole qualche conto se lo farà.

Queste parole, Romney le avrebbe pronunciato durante un incontro con i donatori, non sapendo di essere ripreso di nascosto da una videocamera. Il filmato è poi stato messo in Rete dal magazine Mother Jones. Lo staff di Obama non s’è lasciato sfuggire l’occasione rimarcando, una volta di più, quanto Romney, miliardario e forse evasore, sia ben lontano dalla vita quotidiana dei cittadini. Quanto faccia fatica a calarcisi, e come reagisca stizzito con essi. Senza contare che per lavoro era un tagliatore di teste. Anche bravo.

Jim Messina, coordinatore della campagna del presidente americano ha affermato che: “E’ davvero scioccante che un candidato dichiari che metà degli americani si credano vittime. E’ difficile essere il presidente di tutti gli americani quando già non tieni in considerazione metà della nazione”. Certo, questo Jim Messina, ex assistente dell’ex capo di gabinetto Emanuel Rahm (attuale sindaco di Chicago), un po’ di parte lo è, questo si capisce.

Ma anche analisti più neutri hanno parlato di uno scivolone in grado di condizionare negativamente la corsa alla Casa Bianca.
Una settimana che poteva essere difficile per Obama è stata resa per adesso quasi indolore da una supergaffe di Romney. I democrats si sono ringalluzziti e già parlano del gabinetto dell’Obama 2.

In caso di riconferma, non ci sarebbe posto per Hillary Clinton e un buon posto lo si troverebbe per John Kerry, da Bones and Skulls, candidato democrat nel 2004.

Massimo Bencivenga

 

 
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