Non so se per depistare o che, qualcuno in giro sostiene che la corsa alla casa Bianca sarà serrata dal momento che i due candidati, Barack Obama e Mitt Romney, sono sostanzialmente appaiati. Poi apri il sito di La Repubblica e leggi di un Obama in vantaggio in tutti gli Stati in bilico. Prima di andare a vedere gli Stati, diciamo che il Presidente degli Stati Uniti d’America (POTUS) viene eletto con un sistema su base statale. E, molto spesso, basti pensare alla prima elezione di Bush, a fare la differenza sono pochi Stati chiave.
E i sondaggi dicono che, in questo caso, la Florida potrebbe da sola decidere il prossimo Presidente. Toh, la Florida, lo stato che diede la vittoria a Bush nella querelle infinita con Al Gore.
I 50 Stati forniscono ognuno due senatori, indipendentemente dalla popolazione, e un certo numero di deputati, in relazione, questi sì, alla popolazione. Gli Stati più popolosi eleggono più “grandi elettori”, come vengono chiamati. Per essere eletti, un candidato alla presidenza deve ottenere almeno 270 grandi elettori su 538. Siamo sempre nell’ambito delle ipotesi, ma i sondaggisti hanno già assegnato alcuni Stati. Andiamoli a vedere.
Gli Stati considerati saldamente in mano ai democratici sono: New York, California, Oregon, Washington, New Mexico, Illinois, Maine, Vermont, Massachussetts (in passato Romney ne è stato il Governatore), Rhode Island, Connecticut, New Jersey, Delaware, Maryland, District of Columbia, Minnesota, Hawaii (stato natale di Obama), Michigan (stato natale di Romney), Wisconsin e Pennsylvania. Questi Stati valgono al momento 247 grandi elettori. Ricordate che la soglia è a 270.
Il Great Old Party, come viene appellato il Partito Repubblicano, può contare su: Texas, Alaska, Montana, Idaho, Utah (stato dei mormoni), Arizona, Wyoming, North Dakota, South Dakota, Nebraska, Kansas, Oklahoma, Arkansas, Louisiana, Alabama, Georgia, South Carolina, West Virginia, Kentucky, Tennessee, Indiana e Missouri. Questi Stati, numerosi ma in gran parte poco popolosi, valgono in tutto 183 grandi elettori.
Gli Stati in bilico o, come dicono in America, Tossup sono: Florida (29 grandi elettori), Ohio (18), North Carolina (15), Virginia (13), Colorado (9), Nevada (6), Iowa (6) e New Hampshire (4).
Se fate due conti ecco che basterebbe prendere i grandi elettori della Florida, che sono 29, e sommarli ai 247 dati per certi per arrivare a 276 elettori, oltre la soglia di 270 necessaria.
Sempre i sondaggi riportano un Obama con un +7% in Ohio (nessun repubblicano è mai diventato presidente senza vincere in Ohio), +6% in Nevada e Virginia, +5% in Iowa. Stati che valgono 43 grandi elettori, bastevoli eccome a dare a Obama la Casa Bianca anche qualora Romney dovesse vincere in Florida, Stato dove, peraltro, Obama viene dato avanti di quasi quattro punti percentuali. Quattro punti percentuali per Obama li danno anche in Colorado, mentre in New Hampshire e North Carolina il Presidente in carica, pur essendo in vantaggio, è davanti di meno di tre punti percentuali, differenza che va all’interno dell’errore statistico.
Messa così, sembrerebbe facile per Obama, con la grassone pronta per cantare, ma da qui a un mesetto alcune cose potrebbero anche cambiare. Se i sondaggi venissero confermati dalla realtà, Obama si avvierebbe a un trionfo: otterrebbe infatti tutti gli Stati in bilico, portandosi a casa oltre 350 grandi elettori.
Massimo Bencivenga |