Come ormai ben sapete, con una certa frequenza ci occupiamo delle elezioni in Usa. Siamo ormai arrivati quasi in dirittura d’arrivo. Oggi non ci occuperemo dei sondaggi, di chi, tra Barack Obama e Mitt Romney, sta avanti tra le donne, gli ispanici, i sino-americani, i wasp, gli industriali e così via. Oggi andremo un po’ a vedere la posizione dei due contendenti sul clima e sul cambiamento climatico. Ebbene, le cose, per gli ecologisti, non vanno affatto bene. Perché i due candidati non sembrano avere in agenda di prendere a cuore la faccenda. Obama, che quattro anni fa si presentò non solo come presidente Nero ma altresì come Presidente Green, ha deluso le aspettative. Si è trovato ad affrontare la marea nera e al summit di Copenhagen è stato timido, a voler essere buoni. Insomma, il Clima non è presente nella Campagna elettorale statunitense.
E dire che la Natura sta facendo del suo meglio per farsi sentire; basti pensare che un uragano, a Tampa, ha ritardato l’apertura della convention nazionale repubblicana. E un forte temporale ha spinto i democratici a spostare al chiuso la riunione per ascoltare il discorso di accettazione di Obama, previsto inizialmente in uno stadio all’aperto.
Marl Hertsgaard, blogger molto influente per ciò che concerne le tematiche ecologiche, ha scritto sul suo blog che il Repubblicano Mitt Romney non parla del problema perché, a suo avviso, il problema non c’è, né potrebbe esserci per uno sostenuto perlopiù dalle persone che maggiormente sarebbero colpite da leggi più stringenti in materia ecologica e di cambiamento del clima. Barack Obama, dal canto suo, con una delle sue solite email urbi et orbi ha fatto sapere che: “E’ a dir poco terrificante immaginare che un partito che deride apertamente il cambiamento climatico possa riprendersi la Casa Bianca”. Evita però Obama di dire che lui la parola clima non la pronuncia più da tempo; da quando la sua legge sulla riduzione delle emissioni inquinanti è caduta sotto il fuoco di fila dei repubblicani nel 2010, che da due anni sono peraltro in maggioranza. Da quel momento, Obama si è ben guardato dall’utilizzare in pubblico l’espressione “cambiamento climatico”.
Obama, a parte il suo discorso di accettazione e altri due occasioni in cui ne ha fatto menzione ancor più brevemente parlando a un pubblico universitario in Virginia e nel Colorado qualche giorno fa, nel 2012 ha affrontato una sola volta in pubblico il tema del cambiamento climatico. E lo ha fatto parlando di “energia pulita”, all’interno di un contesto e una strategia energetica che auspica lo sfruttamento di tutte le risorse energetiche, compreso il petrolio, il gas e quello che Obama definisce, peraltro molto impropriamente, “carbone pulito”.
Non si sa chi vincerà le elezioni, ma il Clima è già sconfitto. Massimo Bencivenga
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