Accordo tra maggioranza e opposizione: referendum il 21/6
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Accordo tra maggioranza e opposizione: referendum il 21/6

Intesa in senato nella Conferenza dei capigruppo:si va verso un disegno di legge

Accordo tra maggioranza e opposizione: referendum il 21/6

Trovato l'accordo sulla data del referendum. Sfumata la possibilità dell’election-day si voterà il 21 giugno. La conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha deciso. Verrà realizzato un disegno di legge che consenta di spostare la data oltre il limite stabilito dalla legge del 15 giugno, verrà presentato alla Camera e, secondo il presidente dei senatori  Pdl, Maurizio Gasparri, verrà direttamente approvato in sede deliberante, senza il passaggio in aula.

Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd , ha confermato questa ipotesi, pur non dichiarandosi  soddisfatta per la scelta del 21 giugno. Il Pd voleva l’election-day ma oramai è tardi, il termine per procedere in questo senso è scaduto.

Il Pd si mostra disponibile a un rapido esame del un testo che, pare, sarà di poche righe ed ad andare direttamente in deliberante. l'Italia dei valori invece è ferma sulla propria posizione in netto contrasto, dicendosi contraria a qualsiasi spostamento della data della consultazione refendaria e contraria alla deliberante. Secondo il capogruppo dei senatori dell’Idv, Felice Belisario è pericoloso non far votare i cittadini secondo i termini di legge.

 

 

Spostare il referendum e farlo coincidere con i ballottaggi per le amministrative delle alternative quella caldeggiata dal premier Silvio Berlusconi. Nelle scorse settimane, l'opposizione ha giustamente attaccato la maggioranza per il mancato accorpamento del referendum  alle elezioni europee ed amministrative del 6 giugno. L'ipotesi infatti non è stata realizzata perché duramente osteggiata dalla Lega che a detta di Berlusconi minacciava la crisi di governo . Tale mancato provvedimento provocherà una perdita di circa 400 milioni di euro. 400 milioni di euro che grazie al signor Bossi e al Carroccio, verranno sperperati inesorabilmente. Ma la Lega Nord quando opererà almeno una riforma nell’interesse degli italiani?  

 
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