Alemanno:rimuoveremo teca Ara Pacis
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Alemanno:rimuoveremo teca Ara Pacis

Campi abusivi saranno sgomberati" La teca di Richard Meier sull’Ara Pacis "h un intervento da rimuovere". Lo ha detto il neo-sindaco di Roma, Gianni Alemanno, riferendosi alla teca progettata dall’architetto americano per custodire il monumento. Sull’argomento il neo sindaco avrebbe intenzione di proporre un referendum tra i romani

La teca di Richard Meier sull’Ara Pacis "h un intervento da rimuovere". Lo ha detto il neo-sindaco di Roma, Gianni Alemanno, riferendosi alla teca progettata dall’architetto americano per custodire il monumento. Sull’argomento il neo sindaco avrebbe intenzione di proporre un referendum tra i romani. Per il problema sicurezza invece "partir` presto un’azione per lo sgombero dei campi nomadi abusivi e per spostare dal centro quelli regolari"

"Credo che certi interventi fuori luogo e veramente invasivi nel centro storico piy bello di Roma vadano messi in discussione", ha affermato riferendosi al discusso progetto dell’architetto statunitense fatto realizzare dalla giunta Veltroni

L’annuncio del neo-sindaco, Gianni Alemanno, sulla volont` di rimuovere la teca dell’Ara Pacis ha colto di sorpresa il soprintendente archeologico di Roma, Angelo Bottini, il quale si h limitato ad osservare: ’’Sarebbe interessante capire con che cosa si propone di sostituire la teca di Meier’’. Bottini ha poi ricordato che ’’trattandosi di un bene che appartiene allo Stato, il futuro dell’Ara Pacis sar` comunque da concordare con il nuovo ministro della Cultura’’

Vittorio Sgarbi: "Molto bene"
Sollevato dalle parole di Gianni Alemanno Vittorio Sgarbi, da sempre contrario al progetto firmato dall’architetto americano.’’Alemanno ha mantenuto le promesse - commenta l’assessore alla cultura di Milano - e io mi sento finalmente vendicato. Ora - aggiunge -Alemanno pur tentare di riavere indietro l’obelisco di Axum’’.
’’Se Rutelli ha abbattuto la teca di Morpurgo si pur abbattere la costruzione di Meier’’, sottolinea Sgarbi. Quanto al monumento, secondo l’assessore, andrebbe rimosso e portato in un museo, ’’Il Museo delle Terme sarebbe perfetto’’. Rimossa l’Ara Pacis, prosegue Sgarbi, bisognerebbe pensare ad un progetto complessivo per rifare il Porto di Ripetta. ’’ Progetti ce ne sono gi`’’, spiega citando tra gli altri quelli di Portoghesi e Aymonino. ’’Rutelli h caduto sotto le macerie dell’Ara Pacis e di Piazza San Cosimato’’, sostiene l’ex sottosegretario ai Beni Culturali nel governo Berlusconi. La soluzione piu’ semplice, ribadisce scherzando, h ’’risistemare il Porto di Ripetta e dedicarlo a Silvio III’’, ovvero Berlusconi. E per il neo sindaco Alemanno anche un suggerimento per una nuova clamorosa mossa: ’’puo’ tentare di riavere indietro l’obelisco di Axum - conclude Sgarbi - da quando l’Italia lo ha restituito e’ ancora li’ smontato, quelli non lo metteranno mai su’’.

Silvio di Francia: "Costruire, non smantellare"Dura la reazione dell’ex assessore capitolino alla Cultura Silvio Di Francia:’’Di solito un nuovo sindaco dovrebbe avere come priorit` quella di costruire per il futuro, piuttosto che smantellare per astio. Spero - prosegue - che la dichiarazione di Alemanno faccia parte della coda della campagna elettorale, vorrei ricordare che a favore dell’opera di Meier c’h stato l’apprezzamento di grandi architetti internazionali, cosl come dei 467mila cittadini romani e turisti che l’hanno visitata in questi ultimi due anni, facendone uno dei musei cittadini piu’ visitati’’.

L’Ara PacisL’Ara Pacis h il tempio alla pace voluto da Augusto, il primo imperatore di Roma. La decisione di costruirla fu presa dal Senato romano il 4 luglio del 13 a.C. per celebrare la pace stabilita dall’imperatore in tutto l’impero dopo le imprese in Spagna e in Gallia. Le prime lastre del monumento vennero alla luce nel 1568, durante la costruzione di un palazzo edificato dai Peretti, tra via del Corso e piazza in Lucina. Successivamente in occasione di una campagna di scavi condotta nel 1934 sulla fondazione del palazzo di via del Corso furono ritrovati altri importanti frammenti che confluirono prima nei depositi del Museo Nazionale Romano ed oggi al Barracco. Lavorati con motivi architettonici o figurati provengono anche da scavi compiuti nel 1903, ’37 e ’38.

La teca
La teca di Richard Meier, approvata dal consiglio comunale di Roma nel 1998. quando sindaco di Roma era Francesco Rutelli, sostituisce il vecchio padiglione vetrato, ad opera dell’architetto Vittorio Manlio Morpurgo, installato nel 1938 in epoca mussoliniana. La teca di Meier fu inaugurata il 21 aprile 2006, ricorrenza del Natale di Roma, dall’allora sindaco di Roma Walter Veltroni

 
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