Le elezioni amministrative al tempo di Monti
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Le elezioni amministrative al tempo di Monti

Il prossimo Maggio di voterà in numerosi comuni. Prove di grande coalizione? Non proprio..

Le elezioni amministrative al tempo di Monti

 

Il prossimo Maggio ci saranno le elezioni amministrative del 2012. Elezioni “strane” perché avvengono in un clima di affratellamento che altrimenti ed iera non c’era. In che senso?

Nel senso che saranno le elezioni amministrative che avverranno Monti regnante e con il triumvirato ABC (Alfano, Bersani e Casini) a sostenerlo.

Ma la trimurti ABC in queste elezioni non è che si veda tanto. I tre partiti di maggioranza sono uniti, eccezion fatta per piccolissime realtà, solo nel Veneto, laddove contano di contrastare la Lega Nord che correrà quasi ovunque da sola e che conta di prendere Verona e qualche altro paesotto.

Per il resto c’è la solita confusione, con l’Udc che sta ora con il Pdl ora con il Pd; sarà, per dire, con il Pdl a Palermo e Verona e con il Pd a La Spezia e Taranto.
Il Terzo Polo andrà da solo a Genova e a Agrigento. Mentre sarà al fianco della Lega Nord e del Pdl a Gorizia.

 

Insomma, a parte qualche “esperimento” di grande coalizione a la Mont in Veneto, la situazione non è molto diversa da quella di un anno fa.

Con SEL, Idv e Pd presenti e compatti in numerose città e con l’Udc a cercare alleanze per vincere più che sulle argomentazioni. La vera svolta, e non è roba da poco, è rappresentata dalla rupture tra il Pdl e la Lega Nord.

Per anni la Lega ha “accusato” il Pdl di farle perdere consensi; stessa cosa adduceva il Pdl che, da partito moderato, riteneva controproducente avere come alleati degli adoratori di un fiume.

Adesso arriva la redde rationem, vedremo chi si avvantaggerà dello sganciamento. La Lega Nord è investita da una serie di scandali politici, ma il Pdl non è che sia messo tanto meglio in una Milano ed una Lombardia che sembra stiano facendo da apripista ad una NuovaTangentopoli.

Per il resto, la fotografia di Vasto (Bersani, Di Pietro e Vendola insieme), lungi dal divenire il dagherrotipo auspicato da Marco Follini (Pd), sembra, per adesso tenere.

C’è ancora tanta confusione, e giocoforza aumenterà a urne aperte.

Come disse Mao: “Grande è la confusione sotto il cielo. Quindi, la situazione è eccellente.”

Già, ma per chi?

Massimo Bencivenga

Ps. Non c'entra niente, ma riteniamo che Massimo Calearo debba dimittersi.. 

 

 

 
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