Alla fine nonostante qualche rigore di troppo sbagliato e qualche uscita non proprio ortodossa delle sue donne, tante, famose, chiacchierate e belle, il ragazzo prodigio del Portogallo, il ragazzino che mitigò il malumore di sir Alex Ferguson per la partenza dello “Spice boy” David Beckham al Real Madrid, ha raggiunto la vetta. Succederà al Legionario di Cristo Ricardo Kakà. Il diavolo e l'acqua santa. Agli antipodi per condotta, valori e stile di vita ma accomunati dalla classe cristallina e dalla capacità, quasi telepatica, di dare del tu ad un pallone. Ha fallito l’appuntamento con l’Europeo il nostro, ma aveva già in tasca la vittoria in Champions League condita con tanti gol, decisivi, importanti, cardinali. Nella città inglese di Manchester ha ripercorso le gesta sul campo e con le donne dell’icona beat George Best, l’uomo dal talento smisurato per il calcio, per le auto, per le birre e per le donne. Speriamo abbia una parabola diversa, il buon vecchio, e compianto, George dopo la conquista del pallone d’oro, a 22 anni, non fu più se stesso. per quest’anno è lui il migliore, per l’anno prossimo si tra vedrà Ibrahimovic e Messi. Forse...
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Massimo Bencivenga |