Il capitolo perduto di Petrolio di Pasolini e il messaggio in codice di Marcello Dell'Utri
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Il capitolo perduto di Petrolio di Pasolini e il messaggio in codice di Marcello Dell'Utri

Un capitolo mai trovato, forse scritto da Pier Paolo Pasolini, potrebbe gettare nuova luce sulla stagione stragista italiana cominciata con il caso-Mattei

Il capitolo perduto di Petrolio di Pasolini e il messaggio in codice di Marcello Dell'Utri

Sapere è potere. La tecnologia è potere. Tutto, molto ruota intorno al potere. Ultimamente un capitolo inedito di “Petrolio” ha riportato prepotentemente alla ribalta le tante lacune ed i tanti lati oscuri che ancora gravano intorno alla misteriosa morte di Pier Paolo Pasolini. In questo caso c’è la conoscenza dei fatti a spaventare e la tecnologia a fare da motore. Ma vediamo un po’ di fare, per così dire, chiarezza.
All’inizio di Marzo, Marcello Dell’Utri ha annunciato che avrebbe esposto alla Mostra del Libro Antico di Milano il 12 marzo un capitolo inedito di Petrolio, opera postuma di Pier Paolo Pasolini e sulla quale stava lavorando nel 1975. Alla mostra non si è vista traccia di questo capitolo.

 

Dell'Utri ha sostenuto che trattasi di un capitolo trafugato di Petrolio, l’opera alla quale Pier Paolo Pasolini stava lavorando al momento della morte; più in particolare potrebbe essere un rimando o un’integrazione del capitolo “Lampi sull'Eni”, di cui nell’edizione in volume è rimasto solo il titolo e una pagina bianca. E qui la misteriosa morte di Pier Paolo Pasolini potrebbe agganciarsi ad un’altra morte misteriosa, quella di uno degli italiani più potenti dell’immediato dopoguerra: Enrico Mattei.  
Marcello Dell’Utri non ha mostrato niente, ma dice di aver letto; sulla questione si è aperta una indagine sollecitata dal professor Guido Calvi in qualità di rappresentante come parte civile per famiglia di Pasolini, come parte offesa si è costituito anche l’ex sindaco di Roma Walter Veltroni, in un procedimento che è partito dalle dichiarazioni pubbliche fatte da Giuseppe Pelosi, condannato per il delitto, su fatti e circostanze nuove sulla morte dello scrittore.
In una intervista Marcello Dell’Utri ha detto d’aver letto quelle carte e che in queste si faceva riferimento a vicende relative all'Eni dell'epoca, ai loschi intrecci, alle circostanze relative alla morte di Mattei e ad altri casi irrisolti a cominciare da Mauro De Mauro. Sullo stesso argomento tempo fa un altro penalista, l'avvocato Stefano Maccioni, aveva presentato alla Procura la richiesta di ascoltare Dell'Utri, su circostanze da lui conosciute in base a notizie raccolte presso la Procura della Repubblica di Pavia, che si occupò della morte di Enrico Mattei.
Ma se quelle pagine esistono, da chi e come sono state prese? Graziella Chiarcossi, erede di Pasolini e moglie dello scrittore Vincenzo Cerami, che ha curato il libro postumo nega ogni qualsivoglia furto di carte, memoriali e documenti dalla casa di Pasolini, casa nella quale viveva: era sua cugina. Un altro cugino però, Guido Mazzon, sostiene che il furto ci fu. La sensazione neanche tanto velata è che in quel capitolo, memorandum ci fossero delle rivelazioni scottanti intorno ai misteri ed agli intrighi di quegli anni.

La sensazione è che in quel capitolo, in quelle carte, ci fossero delle prove circostanziali di un Enrico Mattei coinvolto in un intrigo tutto italiano ordito da personaggi forti dell’epoca come Eugenio Cefis, amico di Fanfani ed Enrico Cuccia, imprenditore e iscritto alla massoneria, secondo molti sarebbe stato lui la vera mente della loggia P2, loggia che avrebbe gestita anche da presidente della Montedison.
Eugenio Cefis, l’uomo che nel ’67 prese il posto di Mattei all’Eni.

A molte di queste conclusioni è giunto, nel 2001, anche il giudice Vincenzo Calia della Procura di Pavia.

Un mistero nel mistero è rappresentato da un libro sconosciuto che spunta continuamente in questa vicenda. Il libro s’intitola “Questo è Cefis”. Ancora Eugenio Cefis. Questo libro era presente nella mostra insieme alle prime edizioni dei libri di Pier Paolo Pasolini. Insieme a Questo è Cefis c’era un libro ancora più strano, intitolato “L'uragano Cefis”, scritto da Fabrizio De Masi, l’editore non si sa. Sempre Eugenio Cefis.

Enrico Mattei e Eugenio Cefis, Pier Paolo Pasolini e Licio Gelli, Marcello dell’Utri e la massoneria. Intrighi di Stato, omicidi di Stato. Insabbiamenti di Stato.
Secondo alcuni l’apertura di Marcello Dell’Utri è stato un messaggio in codice per chi “ha orecchie, scienza e coscienza”. Un messaggio per chi e da parte di chi? 

Massimo Bencivenga 

 
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