
Nella mappa del terrore, o come cavolo si chiamava l’assurdità, di George Bush c’era segnata anche la Corea del Nord, come nazione da “colpire” e “rieducare”. I nordcoreani venivano subito dietro all’Iraq e all’Iran. Perché vi parlo di cose passate? Perché nel frattempo le cose non sono migliorate, la Corea del Nord è sempre uno Stato-canaglia da trattare come un paria internazionale. Solo che nei prossimi giorni, i nordcoreani lanceranno (o perlomeno ci proveranno) un vettore in orbita, con l’intento dichiarato di portare lassù un satellite "per l’osservazione terrestre". Il resto del mondo pensa invece, e non a torto, che trattasi di esperimento per provare un missile a lungo raggio, e potenzialmente in grado di raggiungere anche le coste nordamericane, magari armato anche con una con testata nucleare.
Il programma nucleare del Paese comunista è da molto tempo al centro delle preoccupazioni della comunità internazionale (vale a dire i soliti noti, che però recentemente con la Palestina hanno avuto un sonoro schiaffo) e l’annunciato lancio del vettore acuisce di nuovo la tensione.
Già lo scorso Aprile, per festeggiare degnamente il centenario della nascita dell’Eterno Presidente Kim Il Sung, i nordcoreani lanciarono, dal centro spaziale nazionale Thongchang-ri, in spregio alle direttive Onu, un missile balistico che doveva portare in orbita un satellite meteorologico. Avrebbe dovuto, perché il missile dopo aver liberato il primo stadio esplose in volo pochi minuti dopo il decollo frammentandosi in mare in una ventina di parti a 165 chilometri da Seul.
Del resto, cosa aspettarsi da un programma nazionale che si chiama Kwangmyongsong, vale a dire “stella luminosa”? E’ normale che tutto finisca in polvere di stelle. Bando alle facezie, mi dispiace anche per i tecnici. La materia missilistica è complessa, negli Usa per indicare in astratto una persona molto intelligente usano dire “ha la testa di uno scienziato missilistico”, e il regime non approva tanto gli errori. Che sono parte integrante del processo di crescita e apprendimento. Ma andatelo a spiegare ai regimi.
Il governo di Seul (Corea del Sud) è molto preoccupato; in realtà se non fosse spalleggiato dagli States probabilmente non staremmo qui a parlare di due coree. Preoccupati lo sono anche i giapponesi, che stanno prendendo delle precauzioni che in genere sortiscono l’effetto di creare ancora più tensione.
La marina militare nipponica ha infatti avviato il trasporto dei missili Patriot verso la prefettura di Okinawa, quella più a rischio data la prevista traiettoria del razzo nordcoreano. Il ministro della Difesa giappone Satoshi Morimoto ha disposto lo scorso sabato i preparativi per abbattere, se necessario, il razzo di Pyongyang. Sempre sabato le autorità di Pyongyang hanno annunciato che il lancio e la messa in orbita del satellite “per l'osservazione terrestre” sono programmati tra il 10 e il 22 dicembre, mentre, secondo quanto riferito al Giappone, la fascia oraria è compresa tra le ore 7 del mattino e mezzogiorno locali (rispettivamente, le 23 del giorno precedente e le 4:00 in Italia). Il mondo aspetta di vedere se sarà il lancio si risolverà con altro bengala oppure se l’Occidente si sveglierà con un nemico più potente e pericoloso ancora.
Massimo Bencivenga
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