La genesi del nome Wags è british e sta ad indicare tutte le varie starlette, vere o presunte, che si accompagnano ai calciatori o più in generale agli sportivi in genere. Una sigla per indicare in modo sintetico le nostrane letterine, schedine, veline e prezzemoline cantando. Il battesimo di fuoco di questa nuova specie femminile è avvenuto due anni fa in Germania con la “star” Victoria Adams, cantante mediocre ma cornuta contenta globale, a capeggiare, insieme a quel caratterino di Collen McLoughlin-Rooney, pare sia lei a portare i pantaloni a casa di Wayne, la pattuglia all’assalto di boutique e atelier. Un tornado, dicevano le commesse, gente capace di spendere migliaia di euro in pochi minuti e negare 1 euro a un barbone.
Né mancarono le liti e la rivalità con l’altro gruppo facente capo alla signora Lampard. Le inglesi non ci sono agli europei in Svizzera e Austria, e non se ne sente la mancanza.
Vediamo le Wags italiche: Alena Seredova-Buffon in porta protetta dalle maggiorate Rosaria Cannavò-Panucci, Valentina Liguori-Zambrotta e, voci non del tutto confermate, da Laura Barriales-Chiellini con la signora Grosso, orribile a dirsi, bella e brava con il suo dottorato in matematica. Saltiamo il centrocampo perché in attacco c’è una star internazionale Belen Rodriguez-Borriello e Marta Cecchetto-Toni. L’Olanda risponde con la signora Van der Waart, Silvie mentre Consuelo-Mutu e Alina-Chivu confermano che tutto il mondo è paese solo per restare nel nostro girone, ma non solo perché anche Noemi-Makelele, Oksana-Wilhemsson, Eva-Casillas, Madelaine-Lungberg e , dulcis in fundo, la bomba sexy che risponde al nome di Nereida Gallardo-CristianoRonaldo mostrano i segnali di una tendenza globale.. riguardo alle altre, semplicemente non ne abbiamo notizia. Ancora…
Massimo Bencivenga
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