La lettura veloce: un po’ di teoria
sulla notizia

 
Segnala su:     segnala su OKNOtizie    Segnala su Del.icio.us     segnala su facebook

La lettura veloce: un po’ di teoria

Per un approccio più completo alla lettura veloce può essere opportuno scorrere un po’ di definizioni riguardanti la lettura, i movimenti degli occhi, il rapporto tra lettura e memoria e le convinzioni errate.

Prima di procedere a parlare di lettura veloce potrebbe essere funzionale partire da una definizione più generica:


DEFINIZIONE DI LETTURA


Leggere può essere definito come la totale interrelazione di un individuo con le informazioni simboliche. Rappresenta un aspetto visivo dell’apprendimento e come tale è un processo mentale piuttosto che un mero esercizio degli occhi. Per conoscere le strategie e le tecniche di lettura veloce bisogna approfondire la conoscenza di quanto avviene nell’esercizio della semplice lettura. Leggere è un processo che può essere suddiviso in 7 fasi:

·         Riconoscimento: la conoscenza del lettore dei simboli alfabetici.

·        Assimilazione: il processo fisico attraverso il quale l’informazione                        è percepita dall’occhio e trasmessa al cervello.

·        Integrazione interna: comprensione di base del materiale letto

·        Integrazione esterna: analisi, critica, apprezzamento, selezione e rifiuto. E’ il processo attraverso cui il lettore confronta l’informazione acquisita con le proprie conoscenze e stabilisce gli opportuni collegamenti.

·        Ritenzione: è la capacità di immagazzinare le informazioni nella memoria.

·         Ricordo: è la capacità di richiamare le informazioni.

·        Comunicazione: l’applicazione dell’informazione acquisita attraverso la scrittura, le parole. Comprende un’importante sottocategoria: il pensiero.


PERCHE’ SI HANNO PROBLEMI DI LETTURA?

 
Come visto precedentemente leggere è un processo mentale suddiviso in 7 fasi. Una lettura veloce si ha quando tutte le fasi sono perfettamente sviluppate.

 

Molti problemi di lettura e apprendimento sono dovuti al modo in cui abbiamo imparato a leggere alle scuole elementari. Infatti, la maggior parte di noi impara a leggere utilizzando metodi che sviluppano bene le prime 3 fasi, ma sono carenti nelle altre. A ciò si deve aggiungere che i suddetti metodi non tengono conto delle reali caratteristiche del funzionamento del cervello; una conseguenza di ciò è che ci portiamo dietro vecchie abitudini di lettura che permettono in media di leggere ad una velocità di 250 parole al minuto, mentre possiamo pensare ad una velocità di almeno 500 parole al minuto (velocità minima contemplata nell’utilizzo delle tecniche di lettura veloce). Cioè la nostra mente “viaggia” ad una velocità almeno doppia rispetto agli occhi. Tutto ciò dà luogo a distrazione e di conseguenza a riletture e difficoltà di ricordo e di apprendimento. 

L’OCCHIO E I SUOI MOVIMENTI.

Per comprendere come leggiamo e come possiamo migliorare la lettura,applicando la lettura veloce, è necessario capire come funziona l’occhio. La luce che entra nell’occhio è concentrata attraverso delle lenti sulla retina. Quest’ultima è formata da centinaia di milioni di piccole cellule sensibili alla luce. Alcune di queste cellule, dette coni, sono sensibili a particolari colori, mentre altre, i bastoncelli, lo sono all’intensità luminosa. Tutte le cellule sono collegate ad una rete nervosa che si estende dietro la retina e che trasferisce l’informazione alla corteccia visiva, nel cervello.

Al centro della retina vi è una piccola area, detta fovea, in cui le cellule sono strettamente impacchettate in modo tale che la percezione dell’immagine che cade sulla fovea è molto più chiara e dettagliata rispetto a quella che cade in  qualsiasi altro punto della retina. Quando noi poniamo la nostra attenzione su un oggetto, la luce che proviene da esso è concentrata sulla fovea; questo è chiamato punto di fissità.

Quando leggiamo, gli occhi non si muovono sul testo in modo uniforme. Se lo facessero non sarebbero in grado di vedere nulla, questo perché l’occhio può vedere chiaramente le cose quando può “tenerle ferme”: se un oggetto è fermo, l’occhio deve essere fermo per vederlo, se si muove, l’occhio deve muoversi con esso. In relazione alla lettura questo implica che gli occhi  per poter assorbire le parole che leggono devono soffermarsi su ogni parola prima di proseguire. Di conseguenza quando leggiamo una linea, gli occhi si muovono compiendo una serie di rapidi salti e pause.

I salti sono così veloci che richiedono pochissimo tempo, ma le pause, punti di fissità, possono durare da ¼ di secondo a 1 secondo e ½ . Una persona che normalmente legge una parola per volta, e spesso torna su parole e lettere, è costretta dal semplice calcolo matematico dei movimenti dei suoi occhi a velocità spesso molto più basse di 100 parole al minuto, che non le permettono di comprendere molto di ciò che legge.

Quindi gli occhi riescono a cogliere solo brevi insiemi di informazione per volta.  Noi non notiamo i salti, perché le informazioni sono trattenute nel cervello e integrate tra un punto di fissità e il successivo dandoci così l’illusione di un movimento uniforme.

 

Benché la percezione più chiara si ha sulla fovea, le immagini che sono all’estremità del campo visivo, cioè lo spazio intorno al punto di fissità, sono ancora percepite sebbene meno chiaramente, riconosciute e quindi trasmesse al cervello. Questa visione periferica riveste un ruolo importante durante la lettura, infatti è in base ad essa che il cervello deciderà dove muovere gli occhi tra un salto e il successivo. Perciò gli occhi non si muovono compiendo una serie di salti regolari, ma saltano le parole ridondanti e si concentrano su quelle più significative, utili e distinguibili.

Nel caso del lettore che applica la lettura veloce, il punto di fissità tende ad essere concentrato verso la metà della linea stampata. Quando gli occhi vanno su una nuova linea di solito non cominciano dall’inizio, ma da una o due parole dal margine. Il cervello ha una buona idea di quello che viene nel testo in base al senso di ciò che ha letto nelle precedenti linee ed ha solo bisogno di controllare con la visione periferica che le prime parole sono proprio quelle anticipate. Similmente, applicando la lettura veloce, gli occhi di solito fanno il loro ultimo punto di fissità una o due parole prima della fine della linea, utilizzando ancora la visione periferica per controllare che le ultime parole siano quelle attese.

Il ritmo e la scorrevolezza acquisiti dal lettore che applica la lettura veloce gli consentono di assimilare comodamente il significato, mentre il lettore più lento a causa dell’approccio intermittente, rischia di annoiarsi molto di più e di perdere la concentrazione. Inoltre il lettore lento, che si ferma ad ogni parola e salta indietro leggendo due o tre volte la stessa parola, non sarà in grado di comprendere molto di quello che ha letto perché alla fine del paragrafo il concetto è perso, essendo trascorso troppo tempo dall’inizio. Durante il processo di rilettura, la sua abilità di ricordare diminuisce ed egli comincia a dubitare della sua abilità di ricordare tutto.

Questa è una spirale negativa. La persona che rilegge molto perde fiducia nella propria memoria ed infine conclude che non ha capito nulla di quello che sta leggendo.

Esperti nel campo della ricerca medica e psicologica hanno concluso che la maggior parte delle persone utilizza solo dal 4% al 10% delle proprie abilità mentali , ovvero del potenziale di imparare, pensare ed agire.

La lettura veloce è una strategia estremamente efficace per aiutare le persone ad accedere a gran parte delle capacità mentali che non vengono utilizzate. Quando una persona legge più velocemente si concentra di più e quando supera la velocità di 500 parole al minuto con il massimo della comprensione è anche in grado di pensare più velocemente . Nuove profondità del cervello diventano accessibili.

Inoltre la lettura veloce può ridurre la fatica e migliorare la comprensione, perché il livello di concentrazione del lettore è più alto ed inoltre riesce ad avere una percezione immediata del contenuto del testo . Per esempio provate a guardare un video di 90 minuti in 10 sessioni da 9’: la comprensione sarà molto minore rispetto al caso in cui il video è visto interamente.

PERCEZIONE AD ALTA VELOCITA’

Questo esercizio consiste nello sfogliare le pagine di un volume il più fretta possibile, cercando di cogliere quante più parole possibili per pagina. Questo tipo di allenamento per la lettura veloce aumenta la capacità di assumere grandi gruppi di parole per ogni pausa aumentando di conseguenza la comprensione.

Per comprendere quanto sia efficace tale esercizio possiamo far riferimento ad un esempio: un’ ora di guida in autostrada a 150 Km/h. Immaginate di aver guidato a tale velocità fino al momento in cui incrociate all’improvviso un segnale che indica di rallentare a 50 Km/h. A che velocità scendereste, se qualcuno coprisse il tachimetro e vi chiedesse di annunciare quando avete raggiunto i 50 Km/h? La risposta è: fra 80 e 100 Km/h. La ragione è che la mente è ormai abituata ad una velocità molto più alta, che diventa “normale”. La “normalità” precedente viene più o meno dimenticata in presenza di quella nuova. Lo stesso vale per la lettura veloce: dopo esservi esercitati ad alta velocità spesso scoprirete di leggere a velocità doppia, senza nemmeno avvertire la differenza.

LETTURA E MEMORIA

Abbiamo visto che leggere è un processo mentale che si basa su 7 fasi. Una di tale fasi è la ritenzione. Durante la lettura utilizziamo due aspetti della nostra memoria: quella a breve termine e la memoria di lavoro. Quest’ultima è la nostra capacità di ricordare piccole quantità di informazioni per brevi periodi di tempo, di solito pochi secondi, mentre siamo impegnati in attività cognitive come la lettura, l’ascolto, la soluzione di problemi, il ragionamento o il pensiero. L’avete usata finora per capire ogni frase del manuale. Senza un sistema per trattenere in memoria l’inizio, non potreste capirne il significato una volta giunti alla fine. Questo sistema è appunto la memoria di lavoro che però deve scartare in continuazione i dati non più necessari e immagazzinare provvisoriamente quelli in entrata. Senza uno sforzo particolare, come ripetere una frase più e più volte o utilizzare tecniche di memorizzazione, il sistema perde l’informazione subito dopo averla registrata. Applicare, dunque, la lettura veloce migliora la comprensione.

 

La nostra memoria di lavoro riesce a ritenere non più di 5 “gruppi” per volta , laddove per gruppo intendiamo una singola lettera, una sillaba, una parola, o persino una piccola frase. Se per ogni punto di fissità riusciamo a cogliere nel nostro campo visivo non più di una parola per volta, avremo nella nostra memoria di lavoro non più di 5 parole e ciò non ci garantisce la comprensione, perché è difficile cogliere il senso di quello che stiamo leggendo da così poche parole. Gli esercizi di lettura veloce sull’ampliamento del campo visivo mirano a far sì che ad ogni punto di fissità corrisponda un gruppo più ampio possibile, che vada da un minimo di 3 o 4 parole a intere frasi. In questo modo siamo in grado di cogliere velocemente il senso di ciò che stiamo leggendo, trasferirlo nella memoria a breve termine ed infine in quella a lungo termine.

 

In figura: il diagramma rappresenta i movimenti oculari di un lettore allenato.

In ogni pausa vengono assimilate più parole.

GUIDE VISUALI E LETTURA VELOCE

Una guida visuale è un puntatore come per esempio una matita o la punta del dito, che si muove al di sotto e lungo la linea stampata. La ragione per cui scoraggiamo i bambini dal puntare le parole quando leggono, è che si fermano ad ogni parola rallentando notevolmente la lettura. Tuttavia, se il dito si muove in modo uniforme al di sotto della linea del testo, può aiutare ad applicare la lettura veloce per tre motivi:

  • Se l’occhio è allenato a seguire la guida visuale la maggior parte della regressione è eliminata.
  • Aumentare deliberatamente la velocità della guida aiuterà l’occhio a muoversi più velocemente.
  • Quando l’occhio si muove più velocemente è incoraggiato a prendere più parole in ogni punto di fissità . Questo incrementa la comprensione perché ogni gruppo acquista senso.


CONVINZIONI ERRATE SULLA LETTURA

Ci sono tutta una serie di convinzioni negative, legate ai metodi tradizionali, che influiscono in maniera estremamente negativa sull’apprendimento di strategie di lettura veloce o sulla loro efficacia. Ne elenchiamo qui di seguito le più frequenti e spieghiamo perché si tratta solo di false e depotenzianti convinzioni.

E’ necessario leggere una parola per volta.

Falso. Siamo in grado di fissare gruppi di parole e nella lettura ricerchiamo il significato piuttosto che le singole parole.

E’ impossibile leggere a 500 PAM ed oltre.

Falso. Possiamo assorbire fino a sei parole in ogni pausa e compiere quattro pause al secondo: ciò significa che una velocità di 1000 parole al minuto è perfettamente ottenibile con un buon metodo di lettura veloce.

Il lettore più veloce non è in grado di capire.

Falso. Applicando la lettura veloce si capisce molto di più di ciò che legge, ci si concentra di più sulla materia ed ha molto più tempo per tornare nelle aree di speciale interesse e importanza.

Velocità maggiori diminuiscono la concentrazione.

Falso. Più aumenta la velocità, maggiori sono l’impegno e la concentrazione

Le velocità medie di lettura sono naturali e quindi migliori.

Falso. La velocità media di lettura non è naturale. E’ una velocità prodotta da un’educazione iniziale alla lettura incompleta, oltre che da un’inadeguata conoscenza di come l’occhio e il cervello lavorano alle varie velocità possibili.

 
Tag Clouds

lettura veloce

metodo di studio

lettura rapida

speed reading

memoria
domande e apprendimento
APPRENDIMENTO
- E-LEARNING, LA SOLUZIONE PIÙ EFFICACE PER ESSERE AL PASSO COI TEMPI
- LE MNEMOTECNICHE E ALCUNI FALSI MITI DA SFATARE
- ESAMI? USA LE MNEMOTECNICHE PER SUPERARLI BRILLANTEMENTE
- TECNICHE MNEMONICHE O MNEMOTECNICHE?
- CORSI DI MEMORIA: COME MEMORIZZARE NOMI E VISI DELLE PERSONE
- CORSI DI MEMORIA: L’IMPORTANZA DELLA VISUALIZZAZIONE
- I LOCI DI CICERONE, UNA MNEMOTECNICA MOLTO EFFICACE
- TONY BUZAN L'INVENTORE DELLE MAPPE MENTALI
- AUDIOCORSO DI INGLESE. ED IMPARARE L'INGLESE SARÀ EASY
- PREPARAZIONE ESAMI UNIVERSITARI
- MNEMOTECNICHE. COME DIMENTICARE DI DIRE NON RICORDO
- CORSI DI MEMORIA E...
- CORSI DI MEMORIA
- RECUPERO ESAMI UNIVERSITARI
- CREATIVITÀ
- RILASSAMENTO
- CENNI STORICI SULLE MNEMOTECNICHE
- MAPPE MENTALI: VANTAGGI, COSTRUZIONE E APPLICAZIONI
- MAPPE MENTALI: ORIGINI E CARATTERISTICHE
- METODO DI STUDIO
- DOMANDE E APPRENDIMENTO
- MAPPE MENTALI
- LA LETTURA VELOCE: UN PO’ DI TEORIA
- LA MEMORIA
- LETTURA VELOCE COS'È
 
 
contatti

SullaNotizia - Giornale Online