Se frequentate uno dei corsi di memoria o leggete un libro di tecniche di memoria (o se preferite mnemotecniche), sicuramente una delle prime cose che vi verrà proposta è l’importanza di utilizzare la memoria visiva per memorizzare e, di conseguenza, vi verrà insegnato come utilizzare il principio della visualizzazione. Visualizzare vuol dire immaginare in maniera vivida, vedere con gli occhi della mente. Questo esercizio è di un’importanza fondamentale per sfruttare la memoria visiva, un enorme potenziale che ognuno possiede, utile non solo per ricordare ma anche per creare riferimenti positivi, visualizzando in anticipo sfide importanti da affrontare. Infatti non tutti sanno che la nostra memoria funziona soprattutto per immagini e lo conferma il fatto inconfutabile che ricordiamo molto più facilmente il viso rispetto al nome delle persone che ci vengono presentate. Secondo l’esperto Maxwell Maltz la nostra capacità di visualizzare è una qualità fondamentale dell’uomo. Egli, infatti, nel bestseller “Psicocibernetica” afferma:
“La nostra mente non distingue un’esperienza vividamente immaginata da una realmente vissuta”. E visto che ognuno di noi ricorda in maniera indelebile soprattutto ciò che è legato ad una forte emozione, sia essa positiva o negativa (ad esempio il primo bacio o la prima volta che siamo caduti dalla bicicletta), il modo migliore per memorizzare informazioni è quello di associarle in una visualizzazione, possibilmente realizzata in maniera originale e creativa. Chi ha frequentato uno dei corsi di memoria si è sicuramente cimentato più volte nella memorizzazione attraverso l’uso della immaginazione, venendo a conoscenza di tutti i segreti che consentono non solo di ricordare, ma soprattutto di farlo nel lungo termine.
Affinché il ricordo sia forte nella nostra mente bisogna applicare tre regole che possono essere ricordate l’acronimo (parola senza significato composta dalle iniziali delle parole da ricordare) P.A.V:
PARADOSSO
AZIONE
VIVIDO
Per Paradosso s’intende che le immagini vanno visualizzate deformate, con delle caricature, delle esagerazioni. Insetti giganteschi, grattacieli minuscoli, abiti maschili rosa, cappelli alti un metro ecc.
Insomma creare immagini strane e divertenti, inquietanti e grottesche, che suscitino emozioni forti (del tipo sesso, droga e rock & roll)
Per Azione s’intende che le immagini che andiamo a visualizzare siano in movimento, non ferme come delle foto. Bisogna costruire delle sequenze e non dei quadri, operando quindi spostamenti, rotazioni e qualunque tipo di interazione tra le immagini. Se devo visualizzare una torta, potrei immaginare tutta la scena di una “torta in faccia”
Per Vivido s’intende creare immagini ricche di particolari, così dettagliate da sembrare reali. Per far ciò è necessario che vengano percepite con tutte e cinque i sensi, no solo vedere, quindi, ma anche stimolare tatto, gusto, olfatto e udito. Se devo visualizzare un cane visualizzerò il mio e, se non ce l’ho, quello di un vicino o di un amico.
In pratica come viene insegnato all’interno dei corsi di memoria utilizzando questi 3 ingredienti nel fare una visualizzazione il ricordo è assicurato per tanto tempo. Inoltre utilizzando il “P.A.V.” si può anche memorizzare in maniera non solo in maniera efficace ma anche e soprattutto piacevole e, perché no, divertente, utilizzando la creatività, facoltà indispensabile all’apprendimento ma che molto spesso viene considerata addirittura controproducente. Se frequentate uno dei corsi di memoria, inoltre strettamente abbinato al concetto di visualizzazione troverete quello di rilassamento mentale e rilassamento muscolare che noi abbiamo ampiamente trattato in questa sezione |