Alcuni sforzi sono stati fatti però e molte infrastrutture sono state rese a norma con montascale e servoscale, tra cui il castello aragonese di Ortona (Chieti).
Ma purtroppo anche un adeguamento infrastrutturale niente può di fronte alla svogliatezza e alla maleducazione di alcune persone. Il custode infatti si è rifiutato di avviare il montascale, semplicemente anteponendo altri suoi urgenti impegni alla questione. In breve, la persona disabile che avrebbe semplicemente voluto godere di un suo diritto, è stata respinta.
Ad aggravare ancora di più la questione è che non sono arrivate nemmeno le scuse, cosa che dimostra quanta poca sensibilità e conoscenza ci sia su questo argomento. Ma non solo Chieti, anche i Montascale a Roma sono una questione piuttosto spinosa. Il punto infatti è che non si produce ancora un piano in grado di garantire, almeno nei luoghi pubblici più affollati, una corretta accessibilità. Ancora oggi infatti non è chiaro quali investimenti verranno fatti per adeguare le infrastrutture.
Le aziende e la tecnologia ci sono, non ci sono costi particolarmente onerosi da sostenere, considerando che basterebbe mettere a norma le scale, bisogno solo adeguare la politica.
Speriamo che nei prossimi mesi ci sia una presa di coscienza, e che questi episodi diventino sempre più rari fino a scomparire. I diritti non possono essere messi a tacere dalla maleducazione.
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