Brian Eno torna a Napoli. Fino al 15 settembre il museo Madre ospiterà due istallazioni musicali dell’eclettico compositore inglese, vero rivoluzionario della musica contemporanea che ha sempre lavorato anche con le immagini seguendo il corso della tecnologia e legandole sempre a quello della sua personale visione della musica. “Surrender lunge proposal: 77 milioni paintings” è una sequenza di suoni ed immagini, attraverso tutte le possibili combinazioni gestite da un software, la sala multimediale del Madre diventa una vera e propria foresta virtuale con 5 grosse betulle in pvc che scendono dal soffitto e grandi coni in vermiculite al centro dello spazio. Sul fondo una quinta autoportante in legno ospita 12 monitor intenti a produrre i 77 milioni di immagini.
La seconda esposizione di Eno è ospitata nel cortile interno del museo: “Aurelia” è un’istallazione sonora basata sulla diffusione di effetti acustici non sincronizzati prodotti da otto campane sospese in aria. I rintocchi si sovrappongono ad interventi regolari ogni 20 o 30 secondi, creando un armonico/stonato intreccio di diversi suoni che si liberano nello spazio del cortile.
Valentina Casertano |