I simboli del Natale sono di origine sumera?
sulla notizia

 
Arte e Cultura  »  
Segnala su:     segnala su OKNOtizie    Segnala su Del.icio.us     sagnala su facebook

I simboli del Natale sono di origine sumera?

I simbolismi legati al Natale sono, come i miti egizi, legati al retaggio dei sumeri?

I simboli del Natale sono di origine sumera?

Il Natale 2010 si avvicina con il suo carico di simbolismi presi in prestito e riadattati ad uso e consumo della religione cattolica.
Tanto per iniziare ci sono forti dubbi che Gesù sia nato effettivamente un 25 Dicembre, gli ortodossi non per niente indicano un’altra data.
Ma a colpire la mia, e spero vostra immaginazione, c’è la quantità di divinità nate il 25 dicembre o negli ultimi giorni dell’anno, bisognerebbe poi capire in che modo calcolassero l’anno.
Comunque è uso abbastanza ricorrente dire che Gesù è nato il 25 Dicembre come: Horus, Buddha, Mithra, Gesù, Prometeo, Krishna.
Tutti da una vergine.
Ci sono delle inesattezze.

Prendiamo Horus, il falco.
La leggenda lo vuole nato negli ultimi giorni dell’anno (potrebbe essere dicembre, ma anche Agosto o Marzo, per gli egizi era tra la fine di Giugno e l’inizio di Luglio) da una strana tecnica di fecondazione. La madre di Horus, Iside, dovette prima raccogliere le membra sparpagliate del marito Osiride, ucciso dal fratello Seth, metterle insieme e, diciamo, autofecondarsi.

Horus, il frutto di questa tecnica ante litteram, fu concepito come elemento di vendetta, non come portatore di pace.
Una curiosità però, sapete quanti erano i pezzi del corpo smembrato di Osiride? 12, come gli apostoli di Gesù, come le divinità maggiori di diversi Pantheon, come i mesi, come i corpi celesti secondo i sumeri per i quali Nibiru, il pianeta che attraversa, è il decimo del sistema solare (Plutone è stato scoperto dalla scienza nel 1930, e poi retrocesso a pianeta di serie b come già indicavano i sumeri stessi) e fa dodici con il Sole e la Luna.

Questa ossessione per il 12 ed il 72 ha qualcosa a che fare con il sistema in base 60 usato dai sumeri stessi? I miti del mondo sembrano avere una matrice comune. E c'entra in tutto ciò l'ossessione di sumeri, egizi e maya per la precessione degli equinozi, movimento divisibile per un multiplo di 6? Certo che c'entra.

Come si può spiegare altrimenti, se non con un retaggio comune, la straordinaria somiglianza della storia del Mosè salvato dalle acque, e sulle origini del quale ancora ci sia accapiglia, con un altro rocambolesco salvataggio, ad un futuro re, Sargon, presente in una popolare leggenda accadica?
E che dire delle similitudini tra il nostro Noè ed Utnapishtim, a volte chiamato Atrahasis, l'eccezionalmente saggio.
Noè nella Bibbia è descritto come un uomo saggio e buono.

La digressione serve a farci capire come in gran parte delle nostre usanze e dei nostri simboli riecheggino in modo forte le leggende mesopotamiche accadiche e sumere, tradizioni e simboli riadattate dagli egizi e dagli ebrei prima di essere riadattate ancora ad uso e consumo dei cattolici.

La figura e la simbologia di Gesù vengono spesso associate a Mitra, una divinità solare indo-iranica il cui culto si diffuse dall’Iran del 3000 a.C. sino alla Roma imperiale del I secolo d.C. culto in seguito soppiantato, a sentire i detrattori del cattolicesimo, da Gesù Cristo.

Anche nel caso di Mitra esistono delle inesattezze; secondo le leggende Mitra sarebbe nato dalla “materia primordiale”,  a volte chiamata anche “prima madre” o “materia vergine”.
Ora, secondo voi materia vergine ed inanimata e donna vergine sono la stessa cosa?

Sono dell’idea che Mitra sia più somigliante alle divinità che i razzisti inseguivano nell’Asia Centrale.
Un dio solare sicuramente, e qui il riferimento alle svastiche sarebbe immediato.

In conclusione i miti del mondo rappresentano un retroterra comune a tutta l’umanità, qualcosa che ci attraversa e che ricordiamo attraverso leggende, filastrocche ed usanze, ma dei quale non ne conosciamo, razionalmente, l’origine.

I miti sono come alcuni sogni nei quali non riusciamo  distinguere il volto, ma conosciamo l’identità. La conosciamo intimamente prima ancora che visivamente.

Successivamente ritornerò su alcuni miti legati alla festività di cui abbiamo tanto parlato in questo articolo; magari qualcuno, adesso, sarà più propenso a fare shopping tra i vari mercatini di Natale che ci sono nella propria zona. Il successo è assicurato, vedere per credere.

Massimo Bencivenga

 
Tag Clouds

Feste

Miti

sumeri

ARTE E CULTURA
 
ARTE E CULTURA
TURISMO ACCESSIBILE: COSA C’È DA SAPERE
I VISTI PER ACCEDERE IN AUSTRALIA
LE PROPRIETÀ BENEFICHE DEL FORMAGGIO
FESTEGGIARE IL CAPODANNO: LE MIGLIORI OFFERTE PER UNA LUNGA NOTTE DI DIVERTIMENTO
SIETE A CORTO DI IDEE PER L'ANIMAZIONE DEL MATRIMONIO? PROVATE I PHOTO BOOTH!
AMPLIAMENTI CASA: UNO SGUARDO A COSTI E LEGGI
 
 
contatti

SullaNotizia - Giornale Online