Ritorno oggi a parlare di libri e storie.
Di che tipo? Storie de-genere dico io, sperando si colga l’ironia; ma anche all’interno delle storie di genere si fa, more solito, figli e figliastri.
Alcuni generi son tollerati, altri no, a meno che non sfumino in cose ben più semplici e rassicuranti, per il lettore e l’editore, da classificare.
Insomma, se la deriva fantastica la si incasella nel genere giallo o noir va bene, altrimenti no.
Zombie, werewolf e vampyr si vendono meglio se sono complessati e vivono amori contrastati (tipo nuvole, nel cielo del mese di Marzo) con ragazzine prime reticenti poi stranamente portatrici di una grinta quasi aliena.
Il Santo Graal dell’editoria sono i dati di vendita, gelosamente custoditi e contraffatti dalla Case Editrici, che si marcano a vicenda, sfornando, nel momento in cui si comincia a intravvedere una moda o un trend ecco che parte la gara a trovare il giallista scandinavo più bravo di tutti (che per me, lo dico subito, è Jo Nesbø), oppure all’erede dello scomparso Tom Clancy. Insomma le CE devono perseguire il profitto. E ciò le frena.
Detto ciò, gli autori indipendenti, i self publishing o indie, come dir si voglia, dal momento che scrivono senza guardare al bilancio economico, essendo ben consapevoli che uno su mille,a voler essere buoni, ce la farà a mantenersi con la scrittura, sono più coraggiosi, più arditi e non hanno paura di sperimentare e ibridare generi diversi.
Le moderne piattaforme consentono altresì di poter leggere delle belle e creative storie, che difficilmente troverete nelle librerie, al prezzo di un caffè. O poco più.
Creatività e capacità di ibridare generi diversi che non mancano di sicuro ad Alessandro Girola, blogger e scrittore molto prolifico.
Uno dei suoi ultimi lavori è Maciste contro Freud.
Sì, avete capito bene: il padre della psicanalisi contro l’italico eroe italiano del peplum, insieme ai vari Ercole, Sansone e Ursus. L’accostamento, a non maneggiarlo bene, potrebbe risultare esplosivo o velenoso. Oppure un pasticcio.
Brutto il lavoro di bombaroli, avvelenatori e pasticcieri, nevvero? Basta poco per fare casini con gli ingredienti.
Bene, Girola è riuscito a confezionare una bomba intelligente, perché ha saputo costruire uno scenario credibile, una contrapposizione logica e una storia che sta in piedi eccome e anzichenò.
Nel suo racconto, Maciste è una sorta di crononauta che compare, come uno spiritello o un goblin a mettere i bastoni tra le ruote ai potenti, rivelandosi il classico sassolino che grippa malvagie intenzioni. E qualcosa di malvagio lo fa approdare nell’Austria del Novecento, in un borgo dove stanno accadendo cose strane.
Se Maciste è il buono, Freud è un malvagio sui generis, perché in realtà…
Beh, leggete l’ebook, mica posso dirvi tutto io.
La Saga di Maciste fa riferimento all’universo narrativo di 2MM Darkest, una realtà più matura, nera e dark, meno edulcorata rispetto allo scenario 2MM immaginato nel 2012 dallo stesso Girola.
Vi lascio con i link ad Amazon per l’acquisto, al blog personale dell’autore e al gruppo di coraggiosi araldi dell’ebook italiano ed Indie.
Più i link a una factory di esperti di ebook in grado di erogare una pluralità di servizi e ai mondi 2MM e 2MM Darkest
http://www.amazon.it/Maciste-contro-Freud-Imprese-Vol-ebook/dp/B00K87SX0O
http://alessandrogirola.me/
https://www.facebook.com/groups/deebeookmysteriis/
http://moonbasefactory.blogspot.co.uk/
http://2minutiamezzanotte.blogspot.it/
https://www.facebook.com/2mmDarkest?fref=photo
Alla prossima
Massimo Bencivenga |