 Il 6 giugno scorso ha preso il via una delle iniziative più importanti che Napoli avrà l’onore di ospitare per ben tre anni: Il Napoli Teatro festival Italia.
L’aspetto caratterizzante del Festival è la produzione di spettacoli: il Napoli Teatro Festival Italia si impegna a produrre, finanziare, creare spettacoli e nuovi testi per il teatro. Oltre alle linee direttrici guida che determinano l’articolazione del programma, il progetto comprende numerose iniziative che contemplano anche i settori della formazione, dell’economia della cultura, dello sviluppo del territorio, nonché della catalogazione e archiviazione dei beni e del patrimonio culturale.
A monte dell’iniziativa un progetto, sapientemente sviluppato e strutturato secondo precise linee guida:
- internazionalità
- attenzione alla nuova drammaturgia
- ricerca sui linguaggi
- interdisciplinarietà
- impegno a favore dell’ambiente
L’edizione 2008 annuncia sin dall’inizio la vocazione internazionale del Festival costituendo la Compagnia Teatrale Europea del Festival, realizzata con la collaborazioni di istituzioni, teatri ed enti europei, composta da attrici, attori e professionisti della scena europei provenienti da sette diversi Paesi dell’Unione, che saranno diretti ogni anno da registi diversi, invitati a mettere in scena lo spettacolo che sarà scelto come lavoro inaugurale di ciascuna edizione.
L’attenzione che il Festival dedica alla scrittura di nuovi testi per il teatro quest’anno ha portato alla commissione di nuove scritture per il teatro rivolta a Tiziano Scarpa, ad Adonis (per la traduzione e l’adattamento teatrale di Francesca Corrao) e a Banana Yoshimoto (per la traduzione e l’adattamento teatrale di Giorgio Amitrano) e l’invito a risiedere a Napoli per un certo tempo e a scrivere un testo originale per il teatro sarà rinnovato, nelle edizioni prossime, ad un nuovo gruppo di autori (nel 2009 già ad Antonio Skarmeta).
Il programma, fitto di eventi, prevede manifestazioni in luoghi teatrali e non, con l’intento di mettere Napoli e i napoletani a contatto diretto con la propria cultura. Si pensi al Real Albergo dei Poveri, scenario suggestivo per “le Troiane” di Annalisa Bianco e Virginio Liberti o all’Auditorium Rai, specchio per la multimedialità del “Sin Sangre” , tratto dall’omonima opera di Baricco.
Molti consensi, ma anche tante polemiche. Un lavoro di organizzazione che si cela dietro l’importanza e la maestosità del festival, curato in ogni piccolo dettaglio, atto al perfetto funzionamento di questa macchina dello spettacolo. Questa la verità della “finzione teatrale” che avremo modo di scoprire fino al 29 giugno.
Tra gli appuntamenti da non perdere:
- THE NEW BURLESQUE dal 17 al 20 giugno al Teatro Sannazzaro (prima nazionale)
- COSA DEVE FARE NAPOLI PER RIMANERE IN EQUILIBRIO SOPRA UN UOVO di Enrique Vargas. In replica dal 17 al 21 giugno alla Sala del Lazzaretto.
- DITEGLI SEMPRE DI SI’ di Eduardo de Filippo, con la regia di Geppy Gleijses. Teatro Villa Comunale e Grande Teatro di Pompei, da 18,19 e 22 giugno.
http://www.teatrofestivalitalia.it
Valentina Casertano |
