Molte città, anche in Italia, si mostrano sensibili alla tematica e di recente Parma s’è dotata di cinque nuove mini ecostation.
L'assessorato all'Ambiente ha deciso di posizionarle a Piazzale Paer (a fianco del teatro Regio), in via Verdi (nel piccolo slargo dove era presente l'edicola), a borgo Felino (dietro alla chiesa di Sant'Uldarico), a piazzale San Lorenzo (nei pressi di bar e locali pubblici) e in via Antelami (all'incrocio con via Cocconi).
Queste nuove postazioni sono punti di raccolta fissi che agevolano raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti, mandando in pensione i vecchi cassonetti.
Spesso facciamo poco e male la differenziata, non solo per pigrizia o mancanza di cultura e sensibilità, ma anche perché non sappiamo proprio dove portare i nostri rifiuti.
Bisogna informare di più i cittadini, ad esempio è bene sapere che se si hanno vecchi cellulari o altri dispositivi elettronici è possibile portarli all’euronics del Parma Retail o in altri negozi, anche di grandi catene, che offrono il servizio di ritiro. Spesso computer, smartphone e altri dispositivi non vengono smaltiti correttamente e se trattati come un qualsiasi rifiuto indifferenziato possono causare notevoli danni all’ambiente e alla lunga anche alla nostra salute.
Iniziative come quella di Parma vanno senza dubbio accolte molto positivamente. Non solo abbiamo bisogno di punti di riferimento per una migliore gestione dei rifiuti, che da problema possono diventare risorsa, ma è anche molto importante continuare a sensibilizzare su questi temi.
Bisogna lavorare su più fronti, insegnando fin da giovanissimi l’importanza del riciclo e al contempo intervenire anche su adulti e anziani che spesso anno cattive abitudini, dure a morire.
Eliminare i vecchi cassonetti, può essere una scelta piuttosto estrema, ma se vengono sostituiti da ecostation visivamente gradevoli e indubbiamente utili, la scommessa si può senza dubbio vincere.
Se non vogliamo finire sommersi dalla spazzatura, con terra e acqua sempre più inquinate le soluzioni ci sono, bisogna promuoverle e farle conoscere ed usare il più possibile. |