Il video è amatoriale e riprende John Kerry, candidato democratico alle scorse elezioni presidenziali vinte poi da Bush junior, che tiene un discorso davanti ad una platea di giovani universitari.
Un ragazzo prende la parola e inizia a fare domande. Una su tutte “Alla luce di tutti i brogli elettorali che sono accaduti nel 2004 come ha potuto riconoscere valide le elezioni del 2004”? Qualcosa capitò sul serio in quei giorni, come l’annullamento del diritto di voto a circa 5 milioni di elettori di colore in Florida ed in Ohio il giorno stesso delle elezioni, tutti potenziali elettori democratici (ne fa menzione anche Moore nel suo Fahrenheit 9/11). Come se non bastasse vennero fuori anche rapporti che dimostravano la manomissione di alcune macchinette per il voto elettronico che contavano all’indietro. Alla luce di questi rapporti Bush aveva perso le elezioni e Kerry le aveva vinte! La domanda del giovane patriota dunque è pertinente. Mentre il servizio d’ordine cerca già di zittirlo lui continua “Se Lei era così contro la guerra in Iraq perché non ha proposto l’impeachment di Bush”? (per aver mentito sulle armi di distruzione di massa). Per sua sfortuna il nostro eroe rincara la dose e insinua un sospetto alla platea “..è Lei un membro della Skull and Bones, la stessa società segreta di cui è membro Bush”?. Troppe domande, anche per una democrazia come quella americana.
Il ragazzo viene trascinato a forza in fondo alla sala, gettato a terra, ammanettato e taserato. Per chi non lo sapesse il taser è un’arma, una pistola elettrica (dolorosissima). Questo sotto gli occhi di tutti, senza che nessuno intervenga a difendere il ragazzo, la maggior parte degli astanti sembra anzi divertita dal fuori programma. All’unica ragazza che si precipita viene vivamente consigliato dagli agenti di allontanarsi.
La risposta di Kerry il democratico alle interessanti domande del ragazzo (se mai c’è stata) non la conosciamo perché il video finisce in dissolvenza. E in dissolvenza con quel ragazzo se ne va anche la democrazia americana, persa in mille interessi delittuosi di cui siamo tutti vittime: dai morti delle Twin Towers, ai civili di Bagdad, ai soldati mandati al macello a scovare il nemico da vendere in pasto ai media di mezzo mondo.
La cosa che più impressiona di questa brutta storia non è la repressione degli agenti, ne l’eloquente e imbarazzato silenzio di Kerry, ma l’indifferenza generale nel quale si è consumato questo sopruso.
Noi possiamo solo augurarci che questo video non resti confinato in qualche cassetto, ma che venga impugnato dalla parte lesa o da chi di dovere, perché qui è in gioco un valore, un ideale, l’unico modello di convivenza civile possibile: la democrazia.
per vedere il video clicca qui http://www.sullanotizia.com/video.asp?id_curiosita=83
Raimondo Simonetti |