In un precedente post ho lanciato l’idea che possa essere Julian Castro il prossimo candidato alla Casa Bianca per ciò che riguarda i democrats. Ma chi sarà il competitor per l’Old Party, ossia per il Partito Repubblicano?
Se i Clinton non hanno rinunciato al sogno di una nuova esperienza candidando Hillary, anche i repubblicani non sono da meno, dal momento che diversi rumors sembrano indicare che Jeb Bush (foto), figlio e fratello di ex Presidenti Usa, stia già cominciando la raccolta fondi per la campagna elettorale del 2016. Bush e Clinton. Ancora.
Ma sarà davvero così? Posto, come detto, che il mio candidato democratico resta Julian Castro (che ha un po’ lo scoglio di un cognome ingombrante), dalle parti dei repubblicani è tutto ancora in alto mare. Il mormone Mitt Romney sta accarezzando l’idea di provarci di nuovo. E perlomeno ha già dimostrato di essere in grado di raccogliere fondi, nel 2012 i repubblicano raccolsero 1,2 miliardi di dollari a fronte di 1,1 miliardo pro Obama, e di essere gradito alle banche. Ma per lui sarebbe la terza corsa alle primarie.
Ci sono anche altri.
Mike Huckabee vorrebbe riprovarci dopo il 2008; e anche Rick Santorum, che nel 2012 conquistò 11 Stati prima di cedere a Romney, vorrebbe correre di nuovo.
E vi ricordate dell’ultraliberista Ron Paul? Bene, parrebbe che il figlio Rand, medico oculista, potrebbe lanciarsi alle primarie.
Ma se i democratici, dopo Obama, lanceranno un nuovo sogno americano con Castro, nipote di una messicana entrata illegalmente negli Usa, come reagiranno i repubblicani. Hanno anche loro qualcosa del genere? Qualcosa, per dirla brutalmente che odori di melting polt e non puzzi di WASP? Sì. I repubblicani avrebbero due candidati formidabili, in linea con le idee del partito, frutto del crogiulo tanto caro a chi crede nel sogno americano.
Chi sono? Ted Cruz e Marco Rubio. Ne riparlerò.
Massimo Bencivenga |