Smettere di fumare con l’ipnosi sembra una chimera, una novità straordinaria per tutti coloro che combattono quotidianamente col vizio del fumo, una di quelle cose che generano un grande scetticismo, dalla serie “troppo bello per essere vero”. Abbiamo già in precedenza trattato dell’ipnosi regressiva e dell’ipnosi ericksoniana adesso andiamo ad analizzare se e come utilizzando queste strategia si possa riuscire a ridurre l'astinenza dalla nicotina, a cambiare quelle abitudini e quei comportamenti collegati al vizio fumo e riuscire a gestire gli psicologici della dipendenza. Innanzitutto è fondamentale che chi voglia smettere di fumare con l’ipnosi prenda una decisione.
Per decisione intendiamo che sia veramente motivato a smettere e determinato a far anche qualche sacrificio, qualora venisse richiesto. Molti pensano che l'ipnotista possa sostituire completamente la volontà personale. Smettere di fumare non può essere un buon proposito è necessario prendere una decisione. Ma in che modo agisce l’ipnosi?
La trance ipnotica ha lo scopo di indurre la parte cosciente della mente in uno stato di minore attività. La parte consapevole, qualora la decisione sia stata presa, vorrebbe operare il cambiamento, ma lo reputa, alla luce delle proprie esperienze dirette e indirette, difficile se non impossibile. Queste convinzioni limitanti durante la seduta ipnotica devono esser depotenziate. Questo consente di accedere a risorse per operare un cambiamento più efficaci, le risorse inconsce. Alla luce dell’esperienza dell’ipnosi ericksoniana vengono evitate suggestioni negative (l’associazione alla sigaretta e al fumo di uno sgradevole sapore, di un senso di soffocamento ecc.). L’obiettivo, perché il cambiamento sia a lungo termine, sarà quello non di traumatizzare o mortificare il fumatore, ma piuttosto di farlo concentrare su tutti gli aspetti positivi della rinuncia definitiva al fumo. Ma qual è la percentuale di successo di questo tipo di pratiche? Gli esperti non si sbilanciano. Ma del resto dare percentuali di successo, a nostro parere non sarebbe giusto dal momento che smettere di fumare con l’ipnosi è possibile solo quando il fumatore ha veramente deciso che è arrivato il momento di dire un basta definitivo al fumo ed è disposto anche a fare qualche sacrificio perché questo avvenga. L’ipnosi dunque è un grosso aiuto che può contribuire a rendere la rinuncia meno difficile di quanto sia per un fumatore ce decide e basta. Tra l’altro secondo gli esperti una riduzione graduale delle sigarette viene ritenuta meno efficace e quasi sempre temporanea. A proposito di quanto detto, qualche mese fa a "Le Iene” hanno realizzato un servizio dove proponevano di smettere di fumare con l’ipnosi all’ex inquilino della casa del Grande Fratello Filippo Nardi, fumatore incallito. Pare che le sedute fossero incentrate, rispetto a quanto precedentemente detto, su suggestioni negative. Ciò nonostante queste sedute sortirono gli effetti sperati facendo in modo che Nardi associasse al fumo una sensazione di schifo. Per la cronaca va detto che nonostante lo schifo provato l’ex abitante della “Casa” aveva tutte le volte ripreso ostinatamente a fumare… Evidentemente non aveva deciso veramente di voler smettere.
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