Il nuovo libro di Dan Brown, Il simbolo perduto, porterà sugli scudi la Washington esoterica, la Washington dei massoni George Washington, Theodore e Franklin Delano Roosvelt. Per certi versi il Nuovo Mondo ha rappresentato “La Gerusalemme Celeste” cui anelavano i Cavalieri templari e, per ovvia continuità, la massoneria e gli altri gruppi esoterici che ne hanno ereditato i riti, i segreti e gli obiettivi. Sono in tanti a vedere nel Canada, e specificatamente nella città di Montreal, la realizzazione ultima di un percorso iniziato il 13 ottobre 1307, la data che ha segnato l’inizio della fine dei Cavalieri Templari. Una terra vergine, il nuovo mondo, che ben si prestava agli obiettivi dei Templari e della Massoneria. E una capitale nuova, Washington, interamente da costruire, e costruita secondo schemi ben precisi, schemi nei quali si scorgono monumenti e memoriali, biblioteche e università,istituzioni e palazzi governativi sono posizionati in modo da formare pentacoli, squadre e compassi.
Anche in Italia quanto a città esoteriche non siamo propriamente messi male. C’è Roma, con il Pantheon costruito su un antico luogo di culto pagano e con l’obelisco di Piazza San Pietro che rimanda a simbolismi egizi, ma anche le varie Napoli, con il culto di Mitra e Cibele, e Firenze sono imbevute e pervase di misticismo ed esoterismo. Anche la bella Venezia ha delle storie e dei luoghi mica da ridere. Ma la città che si contende con Roma il titolo d’Italica star esoterica è Torino. Al di là della storia trita e ritrita dei triangoli di magia bianca ( Torino-Lione-Praga) e nera ( Torino-Londra- San Francisco), Torino ha realmente qualcosa di magico. Praga è un’altra città magica, dopotutto è la città del Golem, mentre i cultori del cospirazionismo e del governo occulto vedono Londra e San Francisco come luoghi interamente pervasi e governati dal Male. In ognuno dei triangoli è presente la città di Torino, città che alcune leggende fanno risalire per la sua fondazione ad un principe egiziano in esilio e disgrazia, Eridano/Fetonte, il quale portò sotto le Alpi il simbolismo del Toro e che vide nel Po il suo Nilo. Essendo parte sia del triangolo della Magia Bianca e sia di quello relativo alla Magia Nera, Torino ha una parte “buona” e una “cattiva”. La parte bianca è quella che studiosi dell’argomento localizzano tra la Piazzetta Reale e i giardini, in particolare attorno alla Fontana dei Tritoni, la Fontana Angelica sarebbe un portale per l’eternità; mentre la parte nera di Torino ha il suo acme, a sentire gli occultisti, in Piazza Statuto, la “Porta dell’Inferno”, nella quale è presente la Fontana del Frejus, la cui statua rappresenterebbe sì un angelo, ma quello caduto. Molte Chiese e luoghi di Torino mostrano e additano ai soliti simbolismi esoterici e dello zodiaco, con particolare riferimento, e non poteva essere altrimenti, ai solstizi che, allegoricamente, altro non sono che la lotta tra il giorno e la notte, la luce e le tenebre, il Bene e il Male. Torino ha un suo Zodiaco nel quale sono particolarmente interessanti il segno dei Gemelli, esemplificativo della doppia natura benevola e diabolica, e il Capricorno, il segno del solstizio. La Mole Antonelliana si troverebbe sotto il segno del Sagittario, i re di Casa Savoia sarebbero invece sepolti sotto l’influenza del Capricorno. Per molti, essendo stato il Risorgimento un evento mosso e guidato da massoneria e affini,Torino, prima capitale d’Italia, poi lo fu anche la massonica Firenze guarda un po’, è uno dei luoghi nel quale è stata più forte e pervasiva la massoneria. E se dici Massoneria molto spesso dici sette sataniche. E’ un caso che in Piemonte e nella zona di Torino siano statisticamente più numerose le sette sataniche? C’è qualche antico retaggio o trattasi solo di un’anomalia statistica? Sette sataniche che abbondano anche a Londra e a San Francisco? Detto del legame tra Torino e gli egizi, alla cui cultura gli esoteristi guardano con reverenza, è ancora un caso che a Torino ci sia un importante Museo Egizio? E' un caso che, sempre a Torino,sia presente la più sacra reliquia cattolica,ossia la Sacra Sindone? E cosa ha rappresentato Torino per gente del calibro di Nostradamus, Paracelso, Cagliostro e il Conte di Saint Germain. Apolonnio di Tyana, grande mago e conoscitore dell’arte occulta di preparare talismani,del quale si dice nascose in un luogo segretissimo e inespugnabile (la terza Grotta Alchemica?) un potentissimo talismano. Last but not last alcuni sostengono che, insieme alla Sacra Sindone, Torino ospiti anche il Santo Graal. Alla luce di ciò Torino può ben rivaleggiare con le varie Washington, Londra, Parigi, Praga e Roma per il titolo di capitale mondiale esoterica. Per chi voglia approndire determinati argomenti segnalo il bel libro dell'ingegnere belga/egizio Robert Bauval "Talismano. Le città sacre e la Fede segreta" scritto per Corbaccio insieme al sociologo scozzese Graham Hancock.
Washington come una nuova Luxor.
Massimo Bencivenga |