In principio fiat Web, poi si è passati alla fase chiamata Web 2.0. Il libro Wikinomics (autori Don tapscott e Anthony D. Williams) non e semplicemente un libro che parla di internet, è qualcosa di più. Wikinomics illustra con la forza di esempi, esperienze, interviste a dirigenti, aziende e CEO le qualità e le operatività necessarie per competere nella nuova arena competitiva, usando e sfruttando le potenzialità della rete e le nuove possibilità di comunicazione e integrazione dell’informazione anche in aree e settori molto distanti dalla società dell’informazione come può essere, ad esempio, la logistica e la supply chain. Un’arena globale, veloce, nella quale è difficile frodare e ingannare a lungo la comunità più democratica ma anche la più spietata, per i furbi, che esiste: la comunità della rete. Gli autori riportano esempi di persone e aziende che, andando contro alcuni principi classici della gestione aziendale, non solo sono rimasti a galla ma hanno avuto un effetto dirompente nel loro segmento; in modo analogo vengono trattati gli errori di quelle realtà aziendali che pur avendo, prima dell’avvento del web, una posizione dominante sono state spazzate via dalla rivoluzione perché non l’hanno compresa o non l’hanno saputa cavalcare.
Aziende come Skipe hanno rivoluzionato il concetto di comunicazione; Linus Torvalds ha rivoluzionato la sfera della programmazione costringendo una realtà come Ibm a modificare il proprio modello di business; Procter&Gamble ha ridefinito il concetto di brevetto e royalty; BMW e Boeing hanno rivoluzionato il loro approccio con i fornitori e clienti. Goldcorp Inc. ha operato però la scommessa più audace di tutte nel momento in cui mise, a disposizioni di tutti, i suoi dati geologici per consentire a tutti di fornire un contributo costruttivo nella ricerca e nello sfruttamento di nuovi giacimenti.
Il segreto meglio conservato dalle compagnie di estrazione venne messo in circolo.
Gli autori tratteggiano il profilo di realtà come eBay, Amazon e di altre meno note come Innocentive e YourEncore, le ultime due rappresentano un’agorà virtuale per scienziati e ricercatori di tutto il mondo dove c’è chi vende e chi compra un’idea, un brevetto, una tecnica.
Su queste piattaforme si sono incontrate Procter&Gamble e un fornaio bolognese per dare vita alla stampa delle patatine Pringles. Gli autori si soffermano inoltre sulle nuove possibilità e sull’importanza che la condivisione e l’apertura dei dati può avere per lo sviluppo delle scienze applicate o pure, a tal proposito può essere utile l’esempio di Celera e progetto Genoma Umano. Alla luce di ciò ritengono internet e le piattaforme partecipative alla stregua della biblioteca di Alessandria. Nondimeno viene sottolineata il contributo, sociale e informativo, nelle aziende, per dirigenti e dipendenti, dei blog.
Gli autori indicano anche le modalità per la combattere e vincere nella nuova arena competitiva, le armi giuste e i passi da eseguire esemplificandoli in quattro mosse: Apertura, Condivisione, Peering, Azione globale.
L’ultimo capitolo del libro, in piena coerenza con lo stile e spirito wiki, è aperto ai lettori, alle loro idee e alle loro modifiche.
Massimo Bencivenga
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