La filtrazione dell’acqua sta assumendo sempre di più una maggiore valenza con il passare degli anni. Pur senza arrivare alle previsione apocalittiche di alcuni che vaticinano che “le guerre del terzo millennio saranno per l’acqua” è pur sempre un elemento molto importante, anzi assolutamente essenziale per la forma di vita così come la concepiamo noi. Idrogeno, Ossigeno, Carbonio e Azoto sono gli elementi essenziali della vita. L’idrogeno e l’ossigeno formano l’acqua che è elemento imprescindibile anche per la fotosintesi clorofilliana. Per non parlare poi del ruolo dell’acqua sul clima e all’interno del corpo umano. L'acqua accompagna il benessere di ciascuno. Essa infatti idrata, disseta, nutre e purifica, solo per citare alcune funzioni, quelle macroscopiche.
Per queste e tantissime altre ragioni molti sforzi sono profusi nella filtrazione dell’acqua al fine del riutilizzo della stessa o per renderla potabile.
Nel corso degli anni l’uomo ha elaborato diverse tecniche per la filtrazione dell’acqua. Tra queste particolarmente importanti sono:
· Osmosi inversa. L’osmosi inversa è basata sull’ inversione del processo naturale di osmosi. L’acqua viene fatta fluire attraverso una membrana semi-permeabile, ricavando in tal modo da una soluzione più concentrata una soluzione più diluita. Lo svantaggio è rappresentato dal fatto che molta, troppa acqua viene buttata via.
· Distillazione. L’acqua viene fatta bollire al fine di operare la separazione di molte sostanze tossiche, quali possono essere ad esempio i metalli pesanti. La distillazione ha però lo svantaggio di rimuovere, insieme ad elementi cattivi opera la distillazione anche di minerali necessari al corpo umano, infine, last but not last, richiede un notevole consumo energetico e non è molto ecologica
· Ultravioletti. Questa tecnica utilizza la luce ultravioletta per la filtrazione dell'acqua ma dipende in maniera forte dalla potenza della lampada utilizzata e dalla torbidezza dell'acqua trattata, inoltre non è in grado di rimuovere in modo efficace le sostanze tossiche.
· Addolcitori a resine a scambio ionico. In questa tecnica per la filtrazione dell’acqua delle resine vengono rigenerate con il sale ed eliminano i sali minerali sciogliendoli in ioni; tali ioni di tali molecole disciolti nell’acqua vengono sostituiti con ioni di sodio. Vale la pena di ricordare che i depuratori sono utilizzati solo per ridurre la durezza dell’acqua.
· Filtri ceramici. I filtri ceramici non rimuovono le sostanze organiche volatili ed hanno il grosso svantaggio di ridurre, una volta applicato, drasticamente la portata d’acqua.
· Carbone attivo granulare. In questa tecnica l’acqua passa attorno i grani di carbone anziché transitare attraverso di essi. Tale caratteristica non garantisce una filtrazione totale dell’acqua; in non rari casi viene aggiunto del nitrato di argento (filtri batteriostatici) al fine di inibire la crescita di batteri. I risultati sono discutibili.
· Carbone sintetizzato estruso. In questo caso il carbone è impacchettato in una struttura più densa capace di costringere ogni singola molecola d’acqua a passare attraverso i suoi pori microscopici. E’ da molti considerato il metodo più efficace di filtrazione dell’acqua per ridurre un'ampia gamma di inquinanti tossici e per la caratteristica di rimuovere le sostanze inquinanti senza togliere i sali minerali necessari all’organismo.
Ad ogni modo nessuna di queste tecniche rappresenta “la soluzione definitiva” al problema della filtrazione dell’acqua. Un problema, quello della filtrazione dell’acqua, che potrebbe essere benissimo investito di qualche titolo altisonante quale “problema dell’umanità o del millennio” e in tal modo catalizzare fondi, investimenti e ricercatori. Dobbiamo assolutamente trovare un metodo efficace, economico ed ecologico per quanto concerne la filtrazione dell’acqua. Ne va della nostra salute. |