Il 12 Febbraio 2010 inizieranno le Olimpiadi invernali nella tersa città canadese di Vancouver. Vancouver è una città incantevole, a misura d’uomo; una città dove il sindaco può tranquillamente girare in bici; una città che rivaleggia con Melbourne, Zurigo e Ginevra per il primato di città più vivibile del mondo. Quattro anni fa gli italiani a Torino e a casa fecero la conoscenza con discipline quali il Curling. Con quale prospettive andiamo a queste olimpiadi invernali? Massimo Blardone e Manuel Moelgg possono farci sognare, così come qualche soddisfazione possono darcela i cugini Karbon, Peter e Denise. Qualcosa può arrivare dal fondo, come qualche esultanza può arrivare dalle gare di velocità sul pattinaggio.
Nello slittino si spera sempre che Armin Zoeggeler sia il solito cannibale affamato di vittorie e medaglie. Giorgio Di Centa sarà il nostro portabandiera. Il protagonista assoluto? Non vogliamo sbilanciarci troppo, ma Raich potrebbe essere il mattatore. Quattro anni fa la star era Bode Miller e sappiamo come andò a finire. Bode Miller si fece notare più nelle discoteche, alticcio e accompagnato dalle conigliette di playboy, che sulle piste. Zero medaglie per il superman statunitense, ma lui è così. Vuole divertirsi. Bode Miller ci sarà anche quest’anno. A proposito dell’ormai famossimo curling, come abbiamo già detto per un popolo, quello italiano, di bocciofili quella disciplina è stata divertentissima; gira per internet un calendario senza veli con protagonista Irene Schori, 25enne giocatrice svizzera proprio di curling. Siamo sicuri che vederla ci sarà una bella differenza tra il calendario e la tuta della nazionale.
Massimo Bencivenga
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