 L’estate del 2009 si prospetta estremamente calda, addirittura hot, non tanto dal punto di vista climatico, ma per le questioni di potere e donne del premier. Nuovi personaggi spuntano dal nulla a riempire le cronache sfruttando i sempiterni temi di sesso, potere, soldi e sangue; ancora non c’è stato un delitto o un omicidio, ma non disperiamo: che estate è senza il brivido di un bel giallo condito con un pizzico di mistero in salsa massonica/satanica/esoterica?
Anche la questione, sempre trattata d’estate, dei famosi “atti di nonnismo” nelle caserme sembra essere stata accantonata, ma non perché di colpo i militari sono diventati più bravi.
Patrizia D’Addario ha alle spalle una storia di sfruttamento, si prostituiva per mantenere il marito, ma poi alfine anche lei si è fatta furba. Una storia alla Ligabue: “ la comparsa che diventa protagonista, la vittima che diventa carnefice…la bambolina che diventa barracuda”.
Sembrano personaggi da romanzo: il ricco trafficone che per i suoi affari si tiene buoni, attraverso il sesso, i politici. Qualcosa che potrebbe piacere allo scrittore e magistrato pugliese Giancarlo De Cataldo, la D’Addario come la Cinzia, a volte chiamata anche Patrizia guarda un po’, di “Romanzo Criminale”.
Ma Genisi chi è?
E’ una donna, però tranquillizzatevi, non è un altro “tappeto di carne” dell’harem e nemmeno un’aspirante subrettina/ velina/schedina/gieffina, ma trattasi di una scrittrice. Solo che la donna in questione ha scritto un romanzo dal titolo “Il pesce rosso non abita più qui” dove racconta la relazione clandestina di una commessa con un politico gentile, adulatore del capo e poeta di nome Salvo Toscani.
I riferimenti sono chiari per chi sa cosa e dove guardare; i maligni insinuano che il libro possa essere in una qualche misura autobiografico.
L’autrice sostiene che l’unico carattere autobiografico è una richiesta di candidatura, nelle fila del Pdl, poi saltata anche per volere della stessa autrice.
Mah… Al di là di tutto una cosa dovrebbe sommamente interessare gli italiani: ma i soldi per queste feste, per le navi, gli elicotteri, le vivande e tutto il resto dell’ambaradan da dove vengono?
Dalla riserva personale del premier o da qualche oscuro fondo presidenziale? No, perché pagare con le proprie tasse anche le escort ai politici è troppo anche per un popolo scopofilo (nel senso che ama guardare che avete capito?) come quello italiano.
Ecco allora spuntare nei tag nomi quali Giampaolo Tarantini, Patrizia D’Addario e Maria Gabriella Genisi (foto).
A sentire le forze dell’ordine Giampaolo Tarantini era considerato solo un annoiato ragazzo con troppi soldi da spendere. In realtà il ragazzo ha dimostrato di avere cervello ed essere un fine conoscitore delle umane debolezze. E delle idee chiare, visto che contrariamente a Fabrizio Corona, che usava trucchetti e ricattini da adolescente “faccio vedere le foto a tua moglie”, questo qui usava le ragazze per ricatti politici e per appalti mica da ridere nella sanità e nella protezione civile, almeno nelle intenzioni.
Si attendono ulteriori sviluppi sull’asse soldi, sesso, sangue.
Massimo Bencivenga
|
