Vedere gente in piazza insoddisfatta non è mai una bella cosa. Ma vedere in piazza e pronti ad una prostituzione scientifica, a mezzo eBay e alla modica cifra di un centesimo, buona parte delle migliori menti italiane deve far riflettere su chi siamo e dove vogliamo arrivare di questo passo. Lancio qui una provocazione, o almeno spero sia … è chiaro il disegno del politici, di destra, di sinistra, in alto o in basso è lo stesso. La mission è eliminare dall’Italia tutti quelli rappresentano un pericolo per chi vende teorie e fumo, o fumose teorie. In primis quindi mettere le menti critiche e logiche nell’impossibilità di amare l’Italia e il suo sistema di ricerca. Impresa non facile perché queste persone, quelle che sono rimaste a combattere un sistema non meritocratico e elefantiaco nella burocrazia, l’Italia la amano e hanno contribuito a scoperte di rilievo nell’agricoltura, nella genetica, nella fisica solo per citare le scienze più “mediatiche”.
Tanti sono già andati via, ma se passa l'ennesimo emendamento clientelare che tutela, a scapito di cervelli di prim’ordine, qualche comunità montana a livello del mare, diventerà difficile trattenere anche i puri e coraggiosi rimasti. I governi evidentemente mettono nei costi tali attività che dovrebbero viceversa rappresentare delle risorse, e per formare dette risorse lo stato ha nel tempo investito capitale umano e tecnico. E adesso che sono diventati bravi andranno ad arricchire qualche capital venture californiano che investirà su di loro. A spese dell’Italia.
Di questo periodo sessanta anni fa veniva promulgate le leggi razziali. Per effetto delle quali perdemmo diverse giganti, tra i tanti possiamo ricordare Enrico Fermi, emigrato a insegnare fisica per conto di Dio in America mentre Ettore Majorana per scelta politica si era già allontanato; e ancora il nobel per la medicina l’anno scorso, Mario Capecchi. E uno studioso sulle cui teorie economiche si sono formati migliaia di economisti, Franco Modigliani, Nobel per l’economia, anche se a rigore tale Nobel non esiste. E oltre a questi chissà quali altre scienziati abbiamo perso per quelle leggi discriminatorie.
Adesso una nuova legge rischia di far partire bastimenti di scienziati, verso Yale, Princeton, Harvard, Caltech, Stanford, Chicago, Mit, Usamriid e via investigando.
Cose che succedono nell’Italia dei Pubblicitari.
Massimo Bencivenga |