Circa un anno fa avveniva l'omicidio di Garlasco, un caso che è una vittoria e una sconfitta. La vittoria del sistema legal-mediatico e la sconfitta, non l’ultima perché cronologicamente ci sarà in seguito Meredith, della Scientifica e degli investigatori. Ormai in Italia a fronte, è doveroso dirlo, di casi risolti brillantemente e rapidamente ce ne sono altri che si trascinano e diventano oggetto di aspre dialettiche, sui media prima, tra la gente dopo.
E' in questi frangenti che l’apparato legal-mediatico mostra tutta la sua forza cannibalizzando il caso e tirandone fuori ciascuno il suo tornaconto, i suoi 5 minuti di gloria.
I giornalisti si trasformano in agenti segreti e per loro diventa lecito, e un piacere, scavare nel torbido, enucleare e sviscerare l’intimità dei protagonisti; gli avvocati dal canto loro, davanti alle telecamere, assurgono a novelle star del foro. Per la verità, nel caso di Chiara, a cavalcare l'onda sono state anche le due cugine gemelle con quella foto ritoccata.
Se è vero che “la causa rende finchè pende” nella nuova, perversa logica e alleanza “il caso renderà se nelle case entrerà”. A rimetterci in primis saranno i vari Samuele, Chiara e Meredith, e poi la giustizia.
Unico indiziato è il fidanzato (o era già ex al momento del fattaccio?) Alberto Stasi ma l’accusa nonostante alcune contraddizioni non riesce a trovare la “smoking gun”, la prova decisiva per inchiodarlo.
Tante le voci e le situazioni da sbrogliare.
Pare che la ragazza avesse dei dubbi sulla sua relazione e per tal motivo avesse iniziato a chiedere consigli ad una cartomante, probabile che tale persona abbia ingigantito tale disagio e l’avesse allontanata ancora di più dal ragazzo.
Alberto per conto suo in alcune situazioni si è contraddetto, sulle ore al computer per esempio, e ha dimostrato grande sangue freddo, pur a suo dire sconvolto, nel non sporcarsi le scarpe di sangue.
E in che modo rientra nel quadro generale il materiale pedopornografico trovato nel pc di Alberto Stasi? Entrambi i ragazzi erano cattolici convinti e praticanti.
Alberto Stasi si è difeso dall'accusa di pedofilia parlando prima di un errore e poi, a quanto pare, di un'indagine che stava svolgendo per conto proprio.
Difesa un po’ stiracchiata.
In ogni caso un anno sta passando…
Per la gioia di giornalisti e avvocati…
Ribadisco, non si vuole risolvere il caso...
Massimo Bencivenga
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