Ormai lo sanno anche le pietre: Benedetto XVI lascerà il Soglio di Pietro il prossimo 28 Febbraio. Un fulmine a ciel sereno, per usare le parole di Scola, che ha scosso l’intero mondo cattolico. Perché lo ha fatto? Davvero non si sente bene? Eppure i suoi predecessori son morti nell’espletamento delle funzioni. Lotte di potere intestine a Santa Romana Chiesa Cattolica e Apostolica? Quale Papa non ha dovuto affrontare gli intrighi dei signori Cardinali. Queste due ipotesi trovano il tempo che trovano. Certo che qualcosa s’è incrinato negli ultimi tempi da quelle parti, il caso IOR e quello del maggiordomo rappresentano ben più di una semplice spia di allarme.
In attesa che il polverone si posi e si riesca a intravedere qualcosa di più, tenendo sempre conto della formidabile cortina di segretezza che il Vaticano sa erigere, andiamo un po’ a vedere i possibili papabili al Palazzo Apostolico. Il Conclave inizierà il 15 Marzo, rispettando i dettami di Wojtyla e trattando Ratzinger come se fosse “morto”; e i signori cardinali si dicono sicuri di presentare un nuovo pastore e pontefice già Domenica 24, la Domenica delle Palme che apre, come ben sapete, la Settimana Santa.
I cardinali che entreranno in conclave, all’interno della Cappella Sistina, saranno 117, lo stesso numero di papabili che c’era nel 2005. Di questi 117, 61 sono europei, 14 dell’America settentrionale, 19 dell’America Latina, 11 africani, 11 asiatici, uno dell’Oceania. All’interno dei 61 europei si contano 11 cardinali italiani con meno di 80 anni al giorno del 28 febbraio. Dalle ore 20 del 28 febbraio 2013 inizierà la “Sede vacante”, che, in ossequio alle regole, segna anche la decadenza di tutti i capi dei dicasteri della Curia romana, ivi compresa la Segreteria di Stato e il suo capo, il cardinale Tarcisio Bertone.
Otto anni fa la cosa andò relativamente liscia, stavolta le premesse sembrano altre; allora già da un paio d’anni Ratzinger era considerato un candidato forte, adesso le cose sembrano ben diverse. Non c’è un Ratzinger, e pertanto le votazione potrebbero essere più delle tre che servirono nell’Aprile del 2005.
Nelle prossime settimane i cardinali saranno chiamati a confermare, confutare o innovare quanto fatto da Benedetto XVI. Tra gli italiani i papabili, a sentire i soliti rumors, sarebbero: Angelo Scola, Angelo Bagnasco e Tarcisio Bertone.
Spesso, in passato, il Segretario di Stato è poi diventato Papa, basti ricordare, uno per tutti, Papa Pacelli; chissà se succederà anche con Bertone, che comunque avrà il compito, in qualità di Camerlengo di Santa Sede, di presiedere la Sede vacante nel periodo compreso tra la morte del pontefice (o come di questo caso in presenza di rinuncia al ministero pietrino) e la fine del conclave.
Angelo Bagnasco è a capo della Cei. Angelo Scola , 71 anni, è l’arcivescovo di Milano formatosi all’interno di “Communio”, la rivista internazionale che ebbe Ratzinger tra i fondatori. E’ stato seguace di Luigi Giussani (fondatore di Comunione e Liberazione), Rettore della Lateranense, l’Università della Chiesa di Roma e creatore di un proprio centro teologico e culturale, il Marcianum, che prospetta e auspica un confronto sereno e proficuo tra il mondo cristiano e quello islamico. Un outsider potrebbe essere Francesco Moraglia, attuale patriarca di Venezia, che ha soli 60 anni. e non è ancora cardinale, ma questo è uno scoglio che si può superare. Già, l’età. Anche quella conta in un conclave.
Se si vuole un Papa di transizione solitamente si va a scegliere un cardinale in età avanzata; qualora invece si vuole dare una svolta decisa allora forse è meglio rivolgersi verso qualcuno che abbia una aspettativa di vita superiore. Come fecero eleggendo Wojtyla. Wojtyla fu il primo Papa straniero eletto dopo secoli, poi è arrivato Ratzinger. E se straniero anche il nuovo Papa? I bookmaker inglesi quotano come favorito, in senso generale, il nigeriano Franciz Arinze, dato vincente nella corsa alla Sedia Gestatoria e pagato 2,80.
Sarà lui il Papa Nero che confermerà le Profezie di Malachia? Il quale predisse, dal momento delle Profezie, solo 112 Papi. Benedetto XVI è il numero 111. La profezia sul 112º papa, che lui indica come Petrus Romanus, presagisce la fine della Chiesa e la distruzione di Roma. Insomma, abbiamo appena sbugiardato i Maya e subito un altro pericolo, quello delle Profezia di Malachia, incombe su di noi. Non c’è un attimo di pace.
Papabili stranieri di un certo peso sono: Marc Ouellet, 69 anni, canadese; Tim Dolan, 63 anni, arcivescovo di New York (che subito ha voluto precisare che non sarà lui il prossimo Papa); Sean O’Malley, 69 anni, arcivescovo di Boston.
Ma potrebbe anche toccare a un sudamericano o a un africano, due continenti dove il cattolicesimo, pur a stretto contatto con altre dottrine, sta crescendo. Ratzinger apprezza molto un giovane (ha 56 anni) cardinale filippino, Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila.
Vedremo quale uomo ispirerà lo Spirito Santo, nel chiuso del Conclave, ai cardinali.
Massimo Bencivenga
|