L'ombra della Massoneria nel caso Elisa Claps
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L'ombra della Massoneria nel caso Elisa Claps

Il ritrovamento nella Chiesa del corpo di Elisa Claps sta sollevando il velo su tanti, troppi segreti...

L'ombra della Massoneria nel caso Elisa Claps

La trasmissione tv “Chi l’ha visto?” ieri sera ha voluto dedicare una puntata al ritrovamento, dopo circa 17 anni, di una ragazza di Potenza, Elisa Claps scomparsa a 16 anni il 12 settembre del 1993. Sembra una storia da romanzo, dei lavori di ristrutturazione alla Chiesa della Trinità di Potenza, hanno riportato sotto i riflettori un mistero. Già perché intorno alla scomparsa della ragazza ce ne sono state di voci, voci che la davano ora in Brasile, ora in Albania, ora altrove, ma viva. Quella domenica di Settembre di 17 anni fa questa ragazza aveva un appuntamento con una persona, questa persona era un ragazzo: Daniele Restivo. Daniele Restivo aveva qualche anno in più di Elisa Claps. Siamo nel campo delle ipotesi ma, con molta probabilità, quell’incontro in Chiesa avrebbe dovuto essere, nelle intenzioni di Elisa, chiarificatore e ultimo: la ragazza non ne poteva più delle attenzioni di Daniele Restivo.

Ci furono delle indagini e molte cose già ai tempi non quadravano. In realtà qualche mezza bugia la dissero anche l’amica che avrebbe dovuto accompagnarla all’incontro ed un albanese che lavorava da quelle parti, niente di che sia ben chiaro; l’ultima persona che Elisa Claps vide fu, anche qui con molta probabilità, Daniele Restivo.
Luigi Grimaldi, ai tempi capo della Squadra mobile di Potenza, ha sempre sostenuto la natura sessuale dell’episodio. Daniele Restivo vive con la moglie in Inghilterra. Ed è il principale sospettato per l’omicidio di Eather Barnett. Eather Barnett litigò con Daniele Restivo qualche giorno prima della sua morte.

 

 



La donna fu trovata nella vasca da bagno seviziata e con i seni asportati, nelle mani aveva due ciocche dei suoi capelli e questo, come vedremo in seguito, avrà una sua importanza. Daniele Restivo rimane, per l’omicidio di Heather Barnett, il principale indiziato.

I teorici del complotto si sono sbizzarriti intorno ad alcune scritte comparse sui muri di Potenza dopo la morte del parroco della Chiesa della Trinità, scritte che, forse artatamente, nelle intenzioni dei complottasti, avrebbero sempre indicato la Chiesa in relazione ad Elisa Claps. Ma torniamo con i piedi per terra.

Accanto alla Chiesa c’è un centro, il centro Newman, diretto da Rocco Galasso. Il centro occupa alcuni locali della canonica, nel cui sottotetto, il 17 marzo scorso, è stato trovato il cadavere mummificato di Elisa Claps. Rocco Galasso ha raccontato di essere stato insegnante di religione di Danilo Restivo, unico indagato per la morte del ragazzo, e ha precisato che quando il giovane frequentava il centro non sapeva di alcune abitudini del ragazzo.
Vedremo in seguito quali abitudini.

Potenza non ci sta a passare per omertosa, sembra però che tutti sapessero, eccezion fatta per i Claps, ma che nessuno.. Ovviamente nessuno ci sta.
Non ci stanno i massoni a passare per i responsabili di tutto ciò che di negativo accade in Italia, non ci stanno i lucani a passare per seguaci di sette sataniche, sette tirate in ballo dal criminologo mediatico, ma non per questo bravo, Francesco Bruno.
Ieri sera si è fatto anche riferimento ad una associazione di stampo druidico fondata dall’ex fidanzato dell’amica che quella mattina lasciò sola Elisa con Daniele. Siamo proprio nel campo delle semplici ipotesi in attesi dei dati che verranno dal corpo di Elisa.



Ma torniamo al nostro prode Daniele. Sopra ho citato delle abitudini, ebbene Daniele ha l’abitudine di tagliare ciocche di capelli alle donne, ha questo feticcio, ed è un fatto risaputo.
Rocco Galasso dice di non essersene mai accorto. E non c’è motivo per non credergli.

Daniele Restivo ha un’altra ossessione compulsiva:  si fa docce in continuazione, anche al lavoro.

Anche uno psicologo dilettante vede in ciò un tentativo di pulirsi; chi ha questa ossessione si sente sporco, sporco dentro. Ovvio che ciò non fa di queste persone, tale tipo di disturbo è più frequente di quanto si possa credere, dei serial killer.

Daniele Restivo è imparentato con l’ex ministro Dc Franco Restivo che secondo le dichiarazioni di Massimo Ciancimino avrebbe fatto, sin dagli anni ’70, da trait d’union tra la malavita e le istituzioni anche attraverso la mediazione di altri personaggi.
E abbiamo già visto l’incidenza dei grembiulini della Massoneria nella mafia, nella ‘ndrangheta e nelle istituzioni lucane, calabresi e siciliane.

Le indagini devono essere supportate dai fatti, ma ignorare e relegare a livello di folklore e rumore di fondo elementi come confraternite e sette sarebbe sicuramente un peccato mortale.
Intanto aspettiamo cosa ci dice la Scienza.
 

Massimo Bencivenga
 

 

 

 

 
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