Ieri sera è partito il Festival di Sanremo della Clerici. Per evitare un flop negli ascolti, strumento che, ricordiamolo, più che un indice di qualità è un metro commerciale legato all’advertising futuro. Per evitare ciò hanno pensato di far arrivare quello che per molti è un mattatore, ma che non fa altro che stimolare basse emozioni e fare battutine non sempre azzeccate, ossia il presentatore dell’anno scorso Paolo Bonolis. Il Festival che somiglia sempre più ad un reality, ricordiamo i posti riservati a talent show come Amici o X Factor, è dunque partito. Com’è andata? Così così. Le note dolenti sono arrivate da uno che ha fatto tipo 4 o più volte secondo (Toto Cotugno), mentre una mezza sorpresa è stata la performance di Noemi(tranquilli non è Noemi Letizia, quella fa la testimonial di intimo).
Ha un po’ stancato Povia con le sue canzoni sociali, quasi quasi si preferiva quando cantava i bambini e i piccioni; sulla falsariga di Povia anche Fabrizio Moro; Enrico Ruggeri, Simone Cristicchi e, soprattutto, Irene Grandi hanno detto la loro, e per me Irene potrebbe anche spuntarla e far suo un Sanremo sfuggitole 10 anni fa quando cantò un brano di Vasco Rossi. Già, ma per i bookmakers chi sono i favoriti? A vedere le giocate, e non le quote, il popolo italiano sembra puntare molto sull’affermazione di Malika Ayane. Malika Ayane (foto), vittoria o non vittoria, rappresenta comunque una delle più belle novità del 2009. Molte puntate anche sui prodotti dei reality nelle persone del giovanissimo Marco Mengoni (non male la sua esibizione) e di Valerio Scanu. Riteniamo però improbabile, dopo l’affermazione dell’anno scorso di Marco Carta, che possa vincere di nuovo uno proveniente dai talent show. Bisogna anche sottolineare la vena e la sonorità nuova portata sul palco dell’Ariston dai Sonohra. Sul palco si è presentato anche uno sfavillante, e pacchiano, Antonio Cassano che ha candidamente affermato che “Qui sopra me la sto un po' facendo addosso”: fuori dal campo di calcio il buon Antonio vede tutto alieno e pericoloso. Applaudita anche la performance e il ritmo etno-partenopeo di Nino D'Angelo e Maria Nazionale. Ricordate il monito di Nino D’Angelo riguardo al Principe Emanuele Filiberto “Se vince il principe Emanuele Filiberto non canto più”, ebbene l’ex scugnizzo e caschetto napoletano può stare tranquillo. Il Principe Emanuele Filiberto di Savoia e il diversamente alto di corte (Pupo) sono stati eliminati. Solo che, insieme a Toto Cotugno e al duo Principe-Pupo, è stato eliminato anche lui. Ma niente paura, in virtù del bizantino regolamento del Festival di Sanremo, nessuno è veramente escluso. Dopotutto siamo in Italia no? E quello che butti dalla finestra rientra dalla porta. Spero che si dica così, e che sia chiaro il senso. In chiusura o quasi di serata ecco la performance di Dita Von Tees nuda in una coppa di champagne. Anche questo è un segno dei tempi che cambiano. E speriamo che cambino davvero, che davvero vinca un cane; anche perchè avevamo scommesso sulla vittoria del Principe Emanuele Filiberto di Savoia.
Massimo Bencivenga
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