Esiste all’interno del territorio casertano, in quella terra da qualcuno ridefinita “la tortuga dei casalesi”, una strana enclave. Un’enclave rosa, un comune amazzone: Roccaromana, una piccola cittadina ai piedi del Montemaggiore, non molto distante da Teano. La particolarità di questa cittadina (circa 1200 abitanti), o paesello fate voi, è che da diversi anni a questa parte è amministrata da donne. Il trend con molta probabilità non muterà in questo 2009. Alle prossime elezioni, previste per giugno, infatti sembra scontata una singolar tenzone tra le due rappresentanti del gentil sesso che più di tutte hanno contraddistinto questa lunga parentesi rosa nella casa comunale.
Si sfideranno e si troveranno a contendersi la fascia tricolore Anna De Simone e Maria Rosaria Lombardo. La prima è il sindaco, o la sindaca, uscente; le seconda è stata a capo del comune per 11 anni prima della De Simone stessa, quest’ultima era la vice di Maria Rosaria Lombardo. La Lombardo adesso può ricandidarsi, ricordate la legge dei due mandati, ed è ben decisa a riposizionarsi al municipio. Rumors di chi le conosce narra di ex amiche, dopotutto sono state collaboratrici, e di stoccate al calor bianco dell’una verso l’altra. Al di là di una sana rivalità tutta politica e tutta femminile va posto l’accento sulla singolarità della situazione. Esiste, in giro per l’Italia, qualcosa di simile? Ne dubitiamo fortemente… Non di rado, e rifacendosi a statistiche indicanti la presenza delle italiche donne nelle amministrazioni quale roba da terzo mondo, sembra che anche il Botswana abbia una percentuale superiore, si parla di quote rosa per l’Italia. Un vero e proprio affronto all’intelligenza delle donne e degli uomini. Se anche varassero una simile legge ci ritroveremmo comandati dalle mogli/sorelle/figlie/nipoti/amanti del politico di turno. Bassolino e Mastella l’hanno già fatto approfittando di un’altra strana legge elettorale, il famigerato, e mai troppo vituperato, porcellum. Una simile ipotesi significherebbe, ipso facto, la crescita e la riuscita delle donne in politica? La risposta mi sembra assolutamente negativa. Roccaromana è l’esempio lampante che la quota, e la visibilità, può essere semplicemente conquistata e non un contentino. Ma come hanno amministrato in questi anni? Molto meglio di tanti colleghi maschi e professionisti della politica del comprensorio, anzi, per alcuni servizi, la sezione distaccata del catasto provinciale per esempio, il comune ha fatto da apripista nella provincia. Da Roccaromana a Caserta sono non meno di 40/45 Km. Ma non è stato fatto solo questo, tante le iniziative, tante le convenzioni e le affiliazioni. Dopotutto se i Wasp politici maschi anche questa volta lasceranno campo libero un motivo deve pur esserci, magari comunque gli elettori avrebbero preferito a loro una donna. Per gli americani il termine Wasp sta per White Anglo Saxon Protestant, ad indicare una ben precisa sottospecie di americano. Dalle parti del sud Wasp può ben stare per Wecchio Arrogante Superiore Politico. Immagino anche in questo caso sia ben identificabile la specie. Largo alla fantasia. Largo alle amazzoni della politica. Largo alle donne.
Massimo Bencivenga |