SOLIDARIETA' UCRAINA
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SOLIDARIETA' UCRAINA

BADANTE MUORE E DONA ORGANI A ITALIANI

La solidarietà abbatte le frontiere dei pregiudizi. Succede che una badante ucraina, dopo aver dedicato parte della sua vita all'assistenza degli anziani bellunesi, muoia per ischemia celebrale lontana dalla propria famiglia, dai propri affetti, dal proprio paese.

Succede che questa donna di appena 48 anni, morendo, salvi la vita ad altre persone, donando i suoi organi. Tutto questo succede tra Sedico, dove la badante prestava servizio e dove lunedì è stata colpita da ischemia cerebrale, e il reparto di rianimazione del San Martino, dove ieri mattina alle sette ne è stata constatata la morte.

Avvisata, la sorella della donna, pure lei badante e da tempo residente in provincia, parte dall'Ucraina per l'Italia, dove arriva nella notte. E' lei ad autorizzare il prelievo degli organi: cuore, polmoni, fegato e reni.

La complessa macchina delle donazioni si mette così subito in moto. Nel pomeriggio di martedì il campione biologico per la tipizzazione dei tessuti viene portato a Milano da una staffetta della polizia, dove viene analizzato.

Questa mattina sono iniziate le operazioni di prelievo. Da Padova arriva una equipe medica con l'elicottero dei vigili del fuoco per il prelievo del cuore. I polmoni vanno invece a Pavia, con l'elicottero del Suem. Il fegato è prelevato da un'equipe medica arrivata da Bari, con un aereo militare sino a Treviso e poi con una staffetta dei carabinieri sino a Belluno. Il viaggio di ritorno segue le stesse modalità. Infine, i reni: uno va a Treviso, l'altro a Varese, con una navetta messa a disposizione dalla Ulss di Belluno.

L'improvvisa morte di una donna ucraina darà così una nuova vita ad altre persone che, sino ad oggi, erano in attesa di trapianto. Ma la cronaca di questa vicenda evidenzia anche la complessità dell'organizzazione necessaria per il prelievo e la donazione degli organi. Basti pensare ai trasporti. Sono stati coinvolti, in un'azione sinergica coordinata dalla Prefettura di Belluno, i vigili del foco, la polizia, i carabinieri, l'aeronautica militare e, ovviamente, l' Usl 1. Fondamentale è stato anche la collaborazione del Coordinamento Regionale Prelievo Organi e della Fondazione per l'Incremento Trapianti di Organi e Tessuti.

fonte corrierealpi

Spesso i giornali scrivono di stranieri assassini, ladri, spacciatori, ma difficilmente menzionano tali opere di solidarietà! questo gesto di altruismo dimostra che la bontà umana non ha frontiere, o colori di pelle particolari e ciò dovrebbe essere un monito per tutti coloro che fanno la "caccia" allo straniero!

 

 

 
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