Le carte di credito sono sempre più richieste ed utilizzate su larga scala: nascono come strumenti di accesso al credito estremamente comodi e negli ultimi anni si confermano tra le modalità di pagamento più utilizzate anche per le spese e le transazioni on line, per l’acquisto di beni o servizi sul web. Inoltre, tramite le carte di credito il consumatore può prelevare presso sportelli ATM autorizzati ed effettuare pagamenti tramite pos presso gli esercizi convenzionati.
Le carte di credito sono dotate di un piccola barra magnetica sul retro e prevedono, in genere, l’installazione di un microchip: sul fronte della tessera plastificata sono stampati in rilievo i dati della banca o dell’istituto emittente, il numero di carta, di solito di 16 cifre, la data di scadenza e i dati del titolare. Nella parte posteriore della tessera, invece, viene riportato il CCV, ovvero il codice di sicurezza, e la firma dell’intestatario del contratto.
E’ vasta la gamma di carte di credito commercializzate ed è possibile individuare 3 macro categorie: le carte di credito classiche, collegate ad un conto corrente, le carte prepagate e le nuove carte revolving. Le carte di credito appoggiate ad un conto sono le carte tradizionali: le transazioni vengono addebitate entro il mese successivo direttamente sul conto e non sono previsti interessi sulle operazioni di rimborso del prestito.
Per le carte di credito prepagate, invece, il grande vantaggio è rappresentato dalla possibilità di godere dei benefici di una carta di credito senza però possedere alcun conto corrente. Ovviamente la limitazione è rappresentata da un plafond massimo di ricarica e una soglia invariabile per le operazioni di prelievo. Le carte di credito prepagate, però, sono estremamente comode per pagamenti online e acquisti all’estero.
La principale differenza, invece, delle carte di credito revolving rispetto alle tessere tradizionali consiste nella modalità di rimborso, che viene rateizzata mediante l’applicazione di un tasso di interesse. |