Che la guerra dei browser abbia inizio! Cose del 21° secolo! Google, numero uno al mondo tra i motori di ricerca, interviene nel processo che la commissione antitrust dell’Unione europea ha intrapreso nei confronti di Microsoft. Sembra di essere tornati indietro allo scontro che un po’ di anni fa contrappose il commissario Mario Monti al colosso di Bill Gates per una questione di programmi player multimedia. Ma tornando alle questioni dei giorni nostri, la richiesta è quella di permettere agli utenti di scegliere tra i vari browser, non proponendo Explorer,unico navigatore di internet automaticamente installato sul computer.
Microsoft è tenuta a rispondere entro il 12 di marzo alle accuse del he, in sostanza, l’accusa ancora una volta di aver creato una posizione dominante a seguito di pratiche anticompetitive (”pratiche che danneggiano la concorrenza e in ultima analisi riducono la facoltà di scelta dell’utente”). In caso di condanna è prevista una multa oltre alle prescrizioni finalizzate a correggere le pratiche non corrette.
Il procedimento - spiega l’International Herald Tribune - è partito a seguito di una denuncia del norvegese Opera . Ma l’intervento di Google mira a far pressione perché anche il suo Chrome sia considerato tra i concorrenti da inserire nel menù dei browser disponibili.
Nel suo blog ufficiale il motore di ricerca motiva così la sua richiesta di diventare “terza parte” nel procedimento: 1) i browser sono la chiave dell’innovazione di internet per la loro centralità nell’uso della rete; 2) il mercato dei browser è anticompetitivo per le pratiche di microsoft; 3) pensiamo - dice Google - di poter portare il nostro contributo di conoscenza a questa discussione.
La Microsoft - come riferisce l’agenzia Bloomberg - non ha commentato la notizia. |