Per anni milioni di utenti del web hanno usato parte del loro tempo digitando estensioni come .com .it .org e così via, arrivando a consumare i relativi tasti sulla tastiera. La ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers – Organizzazione no profit che si occupa di gestire i le estensioni dei domini generici di primo livello (generic Top Level Domain – gLTD), per anni ha dato la possibilità di registrare domini con estensioni relative a zone geografiche
.it per ITALIA,
.eu per UNIONE EUROPEA,
.ae per gli EMIRATI ARABI
e così via o a macro-aree
.com per gli enti COMMERCIALI
.org per le ORGANIZZAZIONI,
.edu per tutto ciò che riguarda l’educazione SCUOLE, UNIVERSITA’...
A partire dal 2010, invece, comincerà una vera e propria rivoluzione: la ICANN ha deciso infatti di offrire la possibilità di attivare estensioni alternative: ogni organizzazione pubblica o privata - disposta a pagare una fee di $ 185,000 - potrà fare richiesta di attivare un gTLD.
“L’intento – dice Karla Valente, direttore della comunicazione per i servizi dell’ICANN – è quello di proteggere le comunità”.
Avremo pertanto a disposizione domini come
.eco estensione cui pare sia interessato Al Gore
.food che fa gola (è il caso di dirlo) a Wolfgang Puck
.zulu addirittura richiesta da Sua Maestà Zwelithini kaBhekuzulu, regnante della comunità Zulu
Fonte: Gulf News
A cura di Nico de Corato
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