Corsi di memoria: come imparare a ricordare… anche i nomi delle persone? Ebbene sì. A tutti noi sarà capitato, e non una sola volta, che ci venisse presentato qualcuno e dopo un po’ dimenticarne il nome per poi incorrere in imbarazzanti figuracce. Presenteremo qui di seguito una delle mnemotecniche che dovrebbe consentire di evitare questi spiacevoli inconvenienti. Attraverso qualche facile visualizzazione, si riuscirà a memorizzare facilmente tutte le volte che lo si vorrà i nomi e/o i cognomi delle persone che ci vengono presentate, importantissimo nei rapporti sociali, professionali, e nelle relazioni commerciali. Nel programma dei corsi di memoria viene sempre dedicato un po’ di tempo a spiegare questa semplice mnemotecnica. Affinché la memorizzazione sia efficace e duratura bisogna seguire le seguenti regole:
1. Ascoltare i nomi.
Il primo motivo per cui spesso non ricordiamo i nomi delle persone è che sovente non li ascoltiamo con attenzione! Conviene, dunque ascoltare attentamente il nome del nostro interlocutoree, se è necessario, farselo ripetere.
2. Osservare attentamente la persona e trovare un appiglio mnemonico, un particolare che caratterizzi il nostro interlocutore. Per fare questo bisogna concentrarsi sui particolari del viso o della figura che spiccano alla vista: un neo, una cicatrice, un naso aquilino, una fronte spaziosa, degli occhi grandi, una corporatura robusta ecc. Per evitare spiacevoli inconvenienti, meglio qualcosa che non possa cambiare da un giorno all’altro (es. l’acconciatura dei capelli di una donna).
3. Visualizzare. Rappresentare con un immagine il nome e/o cognome. Visto che i nomi sono sempre più o meno gli stessi è consigliabile creare dei cliché mentali da associare ad ogni nome e da utilizzare costantemente. Per poterli scegliere si tenga conto dei principi applicati durante il ciclo di memorizzazione delle parole astratte. Per i cognomi ci sono di diversi tipi: facilmente visualizzabili (come Ferro, Pepe, Rossi, Gamba…) conosciuti (Agnelli, Ferrari, Costanzo…) oppure nuovi e senza significato ed anche qui si farà come con le parole astratte.
4. Associare in modo P.A.V. (Paradosso-azione-vivido) il nome all’appiglio trovato. Fare una associazione secondo le regole imparate durante uno dei corsi di memoria, ovvero utilizzando associazioni creative di immagini da visualizzare per, rafforzare il ricordo, citare spesso il nome durante la conversazione (“Come le dicevo Signor…”) e ripeterlo anche al commiato (“Arrivederci a presto Signora…” oppure “Piacere di aver fatto la sua conoscenza Signor…”)
Abbinando questa tecnica a delle altre viste durante uno dei corsi di memoria sarà, inoltre, possibile memorizzare anche altri dati relativi alle persone (numero di tel., città, indirizzo, codice fiscale ecc.)
|