Tony Buzan l’inventore delle Mappe Mentali o mind mapping che dir si voglia nasce a Londra nel 1942. Dopo aver completato gli studi presso la Kitsilano Secondary School, riceve molteplici onoreficenze in psicologia, inglese, matematica e scienze generali alla University of British Columbia nel corso del 1964.
Sono oramai più di trent’anni che si dedica alla ricerca di strategie innovative per l’apprendimento e nella divulgazione di strumenti e tecniche che facilitino lo studio e la conoscenza e contribuiscano allo sviluppo dell’intelligenza.
Sono oramai numerosi i suoi libri e i suoi prodotti dedicati alla conoscenza ma anche e soprattutto ad un miglior impiego delle potenzialità della mente umana. Questi suoi lavori sono stati tradotti in più di 30 lingue con una diffusione su scala planetaria in più di cento diversi Paesi.

Tra i vari libri di Tony Buzan figura, ovviamente  anche Mappe Mentali,  una delle opere più lette e apprezzate circa il sistema del “Mind Mapping”,  di cui egli ne è l’ideatore.
Da sempre l’esperto di processi mentali cerca risposte concrete a domande del tipo:
Come imparare ad apprendere?
In che modo si realizzano i miei pensieri?
Quali sono i migliori metodi per la memorizzazione?
la risposta di Tony Buzan a tutte queste domande è stata l’invenzione del metodo delle Mappe Mentali.
Le Mappe Mentali, come abbiamo più volte avuto modo di sottolineare all’interno di questo giornale, sono il metodo più indicato per prendere appunti, produrre appunti (dare un’organizzazione alle tue idee), effettuare delle scelte, sviluppare il pensiero creativo, utilizzare al meglio memoria e concentrazione, facilitare le esposizioni, utilizzare al meglio le proprie capacità di sintesi. Sono il più potente strumento di accesso alle straordinarie capacità del cervello per pensare, creare, studiare, organizzare
Apprendere con le mappe mentali significa innanzitutto passare dal piano lineare a quello radiale.
E questo è il primo segreto del fantastico successo delle mappe mentali e della sua facilità di utilizzo.
Un altro segreto di sicuro è che questo sistema permette ai due emisferi del nostro cervello, durante le fasi dell’apprendimento di lavorare in simultanea, dando libero sfogo a quello creativo, deputato all’intuito, alla visione d’insieme e alla memoria. Spesso, va sottolineato, i metodi tradizionali di studio si basano su sistemi di utilizzo troppo razionali perché questo emisfero entri in azione.
Le mappe mentali (o Mind Mapping)sono state “inventate” nel corso degli anni ’70 da Tony Buzan e da quel momento in avanti vi è una loro lenta e costante diffusione in tutti gli ambiti dell’apprendimento e del lavoro grazie alla loro duttilità.  Consentono in poco tempo di prendere appunti e di apprendere con metodo dando modo a chi le utilizza attraverso la creazione di nuovi collegamenti di reinterpretare le informazioni, di imparare tanto di più, molto meglio e soprattutto di farlo in molto meno tempo.
Grazie signor Buzan per aver semplificato il lavoro di migliaia di studenti e lavoratori.
Grazie per averlo reso più piacevole, più proficuo e più creativo.
E soprattutto in un’epoca, la nostra, durante la quale si cerca di ritrovare il contatto con se stessi, la natura e la nostra spiritualità in ogni modo, grazie per averci riportato allo stadio naturale dell’infanzia, quando creatività, immagini, pastelli e colori erano i nostri arnesi preferiti per l’apprendimento.
Grazie per averci riportato a giocare per apprendere, organizzare, sintetizzare ed esporre.