Gran parte dei guru dei nuovi media digitali prevedono, forse sarebbe meglio dire profetizzano, un aumento esponenziale dei giornali online nei prossimi anni. Noi di sullanotizia.com ovviamente non possiamo che essere d’accordo, dal momento che sono due anni e mezzo che ci confrontiamo sul web, con queste previsioni. Sono stati anni di errori, ma anche anni nei quali abbiamo capito qualcosina, soprattutto non abbiamo mai tradito la nostra mission: fornire sempre delle informazioni inedite e libere, qualche volta anche scontrose, ma sempre scevre da ogni qualsivoglia condizionamento editoriale o economico. Siamo andati un po’ per tentativi, qualche volte ci abbiamo preso altre volte no, ma la cosa bella dei giornali online è proprio questa grande capacità, “liquida” direbbe il sociologo Zygmunt Bauman, di aprire e chiudere categorie e sottocategorie, rubriche e minirubriche. E ci siamo sorpresi anche noi dell’inaspettato successo in alcune categorie.
Come con il gossip, dove spopoliamo con le wags; nella formazione, con particolare riferimento alla pnl; con gli animali, un po’ tutti ma preferibilmente quelli della savana; con la massoneria, i suoi uomini ed i suoi misteri; e con dei post sulla crescente importanza dei depuratori d’acqua domestici.
Ebbene, quando abbiamo iniziato con il nostro giornale online, queste categorie non erano propriamente in cima alle nostre priorità, con un linguaggio più colorito potremmo dire che sono “bolle informative” che ci hanno preso alla sprovvista. Ma ne siamo stati ben contenti.
Non ci speravamo molto in queste categoria, ma a ben pensarci queste informazioni facevano parte del dna, del background culturale della redazione e pertanto la prima regola che ci sentiamo di dare è quella classica: parla e scrivi di cose che sai e che hai praticato.
Sembra la scoperta dell’uovo, ma la web reputation di un giornale online si costruisce con la competenza e con la qualità dei post, che non dovrebbero mai contenere dei contenuti copiati.
Tanti blog e giornali online riportano gli identici contenuti, presi a loro volta dalle varie Ansa. E’ una pratica che ci sentiamo di sconsigliare, tenendo conto del fatto che Google, il principale strillone dei nostri giornali online, comincerà ad aumentare l’attenzione, con relative penalizzazioni, verso i contenuti duplicati. Quindi, sotto con l’originalità.
Poi, una cosa è aver imparato a scrivere, ben altra è scrivere per il web, come del resto sa chiunque si è trovato nella condizione di scrivere un post sul blog personale dopo aver redatto una relazione tecnica. Bisogna usare un linguaggio comprensibile agli utilizzatori finali di Ghediniana memoria. Gli utilizzatori finali dei post dei giornali online sono gli internauti, fissi o occasionali, ed i blogger. I post dei giornali online devono essere orientati ai blogger ed agli internauti “forti”, e pertanto avere un taglio adatto.
Ma questa è un’altra storia.
Massimo Bencivenga |