Ritorna la Champions League, la coppa dei campioni, intesa come calciatori; fa un po’ strano non vedere il team italiano che più di tutti ha rappresentato non solo il calcio italiano, ma l’idea stessa di Champions League: il Milan. Non c’è la squadra di Kakà, c’è però l’altra Milano, quella nerazzurra dell’Inter, che si troverà di fronte i diavoli rossi, e campioni in carica, del Manchester United. Una sfida nella sfida ci sarà tra il pallone d’oro in carica, Cristiano Ronaldo, e Zlatan Ibrahimovic, aspirante numero uno. Non può più fallire l’Inter, i tifosi sono anche stanchi di vedere la squadra perdere sul campo e la testa, vergognose in tal senso le uscite di scena, con risse e botti, con Milan, Villareal e Valencia.
Non può fallire perché non ha l’assillo del campionato, non con 9 punti di vantaggio e una rosa stellare. Vedremo cosa escogiterà lo "Special One" Mourinho, che di cose inglese dovrebbe intendersene. Se l’Inter non può permettersi passi falsi, le altre due italiane sono ugualmente ad un bivio decisivo per dare un senso alla stagione. Per farlo la Roma e la Juventus dovranno però superare due ostici ostacoli inglesi: l’Arsenal e il Chealsea. L’Arsenal non è quello dei bei tempi, ma ha potuto preparare con calma la partita; il Chealsea è stato affidato al magus olandese Gus Hiddink, in tal modo passerà da un calcio brasileiro, seppur europeizzato, ad uno con una componente più fisica e verticale. Non che questo rappresenti un problema vista la qualità dei componenti. Difficile la strada per le italiane. Ma, amici, questa è la Champions. Anche il Barcellona, altra favorita per la vittoria finale, dovrà sudare non poco per venire a capo della contesa che lo vede opposto al Lione, compagine di qualità e da prendere con le molle. Meno nobile, meno intenso e meno qualitativo da un punto di vista tecnico è l’incontro che vede di fronte il Porto, che 5 anni fa vinse, con Mourinho in panca, una Champions League, e l’Atletico Madrid del genero di Maradona, el kun Aguero. Una delle due passerà in semifinale. Mentre Inter-Manchester è una vera finale. Bizzarie del sorteggio e del dio del caso. Ho detto caso.
Massimo Bencivenga |