Il prossimo turno di campionato vedrà di fronte, al San Paolo, lo scontro tra il Napoli di Mazzarri, che si è appena issato al secondo posto, e il neopromosso Pescara, che ha appena raggiunto l’ultima posizione. Infausto traguardo, l’ultimo posti in classifica, è conciso con la prima panchina abruzzese di Cristiano Bergodi, ex gloria del Pescara di Galeone e compagno di squadra di Sliskovic (un calciatore di talento), di Junior, di Tita e di Gian Piero Gasperini.
Già, l’allenatore del Palermo e il nuovo allenatore del Pescara sono stati compagni di squadra nel Pescara, e devono tanto a Giovanni Galeone. Come Massimiliano Allegri del resto. Ma torniamo a Cristiano Bergodi, al Pescara e al Napoli. In quegli anni, Napoli-Pescara era una partita da over. Anzi over 5.5. L’11 ottobre del 1987, Napoli-Pescara finì 6-0, per effetto dei gol di Bagni, Ciccio Romano, Careca (primo sigillo in serie A), Maradona su rigore, Giordano su rigore e una autorete di Benini. Cristiano Bergodi in quella partita c’era.
L’anno dopo, il 23 Ottobre del 1988, Napoli-Pescara finì 8-2. Tre gol di Carnevale, due a testa per Maradona e Careca e gol di Alemao per i partenopei. Le reti del Pescara arrivarono dagli undici metri; i rigori furono trasformati da Gasperini e da Edmar. E anche in quella partita Cristiano Bergodi c’era.
Insomma, contro il Napoli, da giocatore non gli diceva bene. Il Pescara della stagione dell’8-2, ossia 1988-89 retrocesse, ma Bergodi prese la strada della Lazio dove incontrò subito Angelo Gregucci (del quale è stato il secondo a Lecce) come compagno e poi Zeman come allenatore. Il San Paolo gli reca brutti ricordi anche con la maglia della Lazio. 12 marzo 1995, Napoli-Lazio 3-2. La Lazio vinceva 2-0 (doppietta di Casiraghi), poi subì la rimonta del Napoli (doppietta di Rincon e gol della vittoria di Buso). Anche in quella partita, Bergodi c’era.
Bergodi si è fatto un certo nome in Romania e in serie B, adesso è atteso ad una prova difficile: provare a salvare il Pescara del cui presidente, Sebastiani, è stato compagno di classe alle superiori. E la sua prima trasferta sarà in quel San Paolo che qualche patema d’animo gli ha già dato in passato, quando vestiva maglie biancocelesti. Massimo Bencivenga
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