La Rai e le tentate epurazioni, non solo al tg. Giovedì 21 ottobre è andata in onda su Raidue, la quinta puntata di Anno Zero, intitolata "Il sasso in bocca". In trasmissione si sono occupati dello speciale televisivo "Vieni via con me", condotto da Roberto Saviano e Fabio Fazio. Un programma che dovrebbe andare in onda su RaiTre, e che riguarderebbe la ‘ndrangheta, il post terremoto all’Aquila e lo smaltimento dei rifiuti in Campania. La prima puntata è stata fissata per l'8 novembre su Rai Tre, ma lo stesso Saviano, ospite della trasmissione, in collegamento da Berlino, è intervenuto spiegando che "i contenuti della trasmissione fanno paura", sottolineando: "noi non siamo disposti a trattare"!
Intanto gli ospiti del presunto programma, fra cui Roberto Benigni, Antonio Albanese e Claudio Abbado, sembra abbiano firmato un contratto, con compensi ribassati o addirittura gratuiti. Lo stesso Luigi De Magistris, aveva già spiegato sul suo blog, in un post del 5 giugno, come Saviano "in tv sia oggettivamente una minaccia per questo governo che altrettanto oggettivamente, attraverso una sequela scellerata di leggi, ha favorito le mafie". Aggiungendo che "Processo breve, scudo fiscale e intercettazioni sono norme pro-crimine che inchiodano la maggioranza al palo della colpa". E già allora, l'eurodeputato dell'Italia dei Valori, disse di comprendere "il mormorio censorio sorto intorno al programma di cui Saviano dovrebbe essere protagonista su Rai3".
Chissà se la televisione del servizio pubblico taglierà Saviano.
La scorsa settimana era stato il turno proprio di Santoro. Il direttore generale Mauro Masi aveva deciso di sospendere per dieci giorni, il giornalista che lo aveva mandato a “vaffanbicchiere”.
Santoro, per andare in onda il 21 e il 28 ottobre, è ricorso all'arbitrato interno, e all’articolo 7 dello Statuto dei lavoratori, sospendendo la sanzione disciplinare. Nella quarta puntata, Annozero, ha registrato più del 23% di share, e il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha detto che "un'azienda normale non può autopicconarsi sospendendo una trasmissione per 15 giorni", spiegando che la Rai non è un'azienda normale. Per Santoro, invece, nessuno ha risposto alle domande che erano state fatte, non solo da Freccero: "come mai Santoro ha lavorato 14 anni senza avere problemi disciplinari, fino al 2001? Cosa è successo dopo il 2001? Perché lui e Biagi sono diventati improvvisamente dei criminali?".
Quando organizzavano con Maurizio Costanzo le puntate contro la mafia, spiega Santoro, “succedeva di tutto, ma nell'azienda non succedeva nulla".
La quarta puntata del programma si è conclusa, come sempre, con le vignette di Vauro, e con tutto lo studio che ha cantato "La libertà", una canzone di Giorgio Gaber.
“Vorrei essere libero, libero come un uomo. Come l’uomo più evoluto che si innalza con la propria intelligenza e che sfida la natura con la forza incontrastata della scienza con addosso l’entusiasmo di spaziare senza limiti nel cosmo e convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà”.
Marco Rimo |