David Beckham, a tre mesi dalla sua avventura milanese, stiamo parlando del Milan, torna a far parlare di sé. Arrivato con l’etichetta, ben poco edificante per un calciatore che è stato anche in odor di pallone d’oro, di “operazione di marketing” ha smentito gran parte di quelli che lo hanno accolto con sufficienza infilando una serie di belle partite, condite anche da gol di pregevole fattura. Tutto sommato però, nonostante la stima che nutro verso un professionista e un campione, devo riconoscere che, sempre di più, David Beckham da calciatore si sta trasformando in un brand, e di quelli capace di resistere alle mode, un lovemark per dirla alla Kevin Roberts, Ceo di Worldwide Saatchi & Saatchi.
In tale ottica è perfettamente plausibile che delle ricche, borghesi, annoiate per non dire altro, signore milanesi desiderino essere parte di questo brand, di questo lovemark, e legare il loro nome ad un marchio famoso: il DVB, David Victoria Beckham.
Gira con una certa insistenza voce che un gruppo di ricche, borghesi, bla bla di cui sopra, abbiano messo su una scommessina da 20mila euro. 20mila euro alla prima tra loro che riuscirà a portarsi a letto lo spice boy, suppongo a questo punto che, come prova, bisognerà filmare la prestazione. Non molto tempo fa David Beckham per 5mila euro devoluti in beneficenza ha baciato una donna che non era sua moglie Victoria. E siccome le ricche, borghesi, bla bla milanesi sono solite impegnarsi, non avendo molto altro da fare, in simili iniziative pseudo filantropiche vuoi vedere che il gruppetto che ha indetto la scommessa è lo stesso? E magari usano i soldi raccolti in beneficenza? Sarebbe il colmo, ma molto in linea con il vuoto e il menefreghismo che si sta impossessando delle nostre esistenze. Victoria, benché avvezza alle corna, non le tollera comunque, farebbe bene a tornare a Milano dal marito. In giro, a piede libero, ci sono delle pericolose, ricche, annoiate, bla bla, tigri milanesi che attentano all’integritas del marito.
Massimo Bencivenga |