Gli autori della casa più spiata e svampita d’Italia, della madre di ogni reality in Italia hanno, ancora una volta, e more solito, saccheggiato lo spirito del momento per cercare di stupire, si fa per dire, e attaccare le persone al tubo catodico. Gli italiani non sopportano i rom? Ed eccoti servito una storia strappalacrime su un gitano che ha rinnegato la sua cultura e vorrebbe esplorare lo spazio. Alitalia tiene banco? Ecco l’hostess appariscente e ribelle. E poi, per i maschi, in ordine sparso: l’imprenditore playboy, il calciatore, il surfista scampato per miracolo ad un colpo di fulmine, nel senso atmosferico del tempo; e ancora il fornaio, il portuale, molto verace e spontaneo, l’architetto. Per finire, le “squallide” vicende di casa Savoia hanno proiettato nella “nobiltà del grande fratello” il maggiordomo dei reali, assistente personale della regina Marina Doria.
Dulcis in fundo entrerà, a breve, un disabile, un non vedente. La miscellanea delle ragazze non è da meno. Una accanto all’altra gli autori hanno scelto: una farmacista napoletana fragile in amore; una siciliana del problematico quartiere zen; una cameriera toscana; un’ex modella laziale che divora libri su come accalappiare un fidanzato; una barista lombarda che si disimpegna, di tanto in tanto, come hostess ai meeting. Poi si passa ai pezzi forti, perlomeno a mio parere. Della pasionaria dell’Alitalia abbiamo già detto. C’è una romana molto volitiva, Leonia, nomen omen, macellaia per adesso, ma aspirante imprenditrice immobiliare. La prima ad entrare è stata una super maggiorata, Cristina Del Basso, studentessa, ex aspirante velina quest’estate e corteggiatrice a “uomini e donne”; si è presentata dicendo che ha sempre buttato via i fidanzati entro un mese e leggendo un passo dell’ex libro scandalo Lolita. Di certo è quella con la maggior carica erotica. Per finire la napoletana Siria avrebbe voluto portare nella casa un boa, il suo animale domesticus, il suo famiglio. A chi è sensibile alle allusioni, velate o meno, sessuali del serpente diciamo che non è vero nel suo caso. O perlomeno non completamente. Ha già dichiarato di essere bisex. Tanta carne a cuocere. E una direttiva comune a questi ragazzi: la precarietà. Nel lavoro, nei rapporti, negli amori. Carpe diem, ecco lo spirito del tempo. Cosa manca ancora? Un politico e la sua nemesi? Ossia un giudice... non disperiamo.
Massimo Bencivenga |