Il nuovo premier? Enrico Letta o Giuliano Amato. E via al toto-ministri
sulla notizia

 
Politica  »  
Segnala su:     segnala su OKNOtizie    Segnala su Del.icio.us     sagnala su facebook

Il nuovo premier? Enrico Letta o Giuliano Amato. E via al toto-ministri

Napolitano darà l'incarico a Amato o Letta. E loro proveranno a fare un Governo di Larghe Intese

Il nuovo premier? Enrico Letta o Giuliano Amato. E via al toto-ministri

 

Amato o Letta? Sembra essere questo il primo nodo da sciogliere per Giorgio Napolitano. I soliti ben informati assicurano che l’uomo del Quirinale, appena entrato nella Storia per effetto della sua rielezione, potrebbe dare l’incarico di provare a formare un governo a uno tra il Dottor Sottile nazionale, e uno dei protagonisti di questa Seconda Repubblica, Enrico Letta del Pd, nipote del Gianni molto stimato dal cavalier Berlusconi.

Ad ogni modo, la scelta, quale che sia, non scalda in senso positivo anime già incendiate dall’antipolitica, che forse mai come in questo periodo si alimenta con la malapolitica. Scegliere uno di questi (Amato o Letta) significherà, una volta di più, marcare il territorio e le distanze con i cittadini. I politici a parer mio hanno sprecato la possibilità di scegliere un Presidente del Popolo, nel senso che Rodotà, pur emergendo dalle quirinalie del M5S, sarebbe piaciuto al paese; e lo hanno fatto nel peggiore dei modi: arroccandosi nelle loro torri eburnee e non trovando niente di meglio che rieleggere Napolitano.
Niente da dire sul profilo dell’uomo, ma sull’età e sulla bontà del metodo scelto ne avrei eccome di cose da dire.

Le consultazioni si terranno oggi, nel giorno della morte di Antonio Maccanico, servitore della patria, ex ministro, ex banchiere, ex consigliere di Stato, ex uomo del Quirinale. Ex tante cose insomma, politico e “mandarino” di Stato a un tempo, nonché teorico di un Governo di Larghe Intese come quello che cercheranno di fare a breve.

Ci provò anche a formarlo un Governo, nel 1996, ma non ci fu verso. Ad ogni modo forse seppe vedere gli enormi limiti del nostro bipolarismo, forse anche in virtù di una profonda conoscenza degli umori dell’elettore medio italiano.

Riusciranno Letta o Amato a fare un Governo?
Quale sarà l’orizzonte temporale dello stesso?
Quali le prime mosse da fare?

Di sicuro Napolitano ha ordinato in modo abbastanza perentorio di mettere una pietra sul tanto vituperato, ma mai abolito Porcellum.

Per la verità Amato non avrebbe l’avallo della Lega Nord, e SEL non vorrebbe affatto un governassimo.

Ci sarebbe anche l’ipotesi Renzi, che non avrebbe un forte ostracismo in ambito Pdl, partito che, come si è visto nel caso dell’elezione del Presidente della Repubblica, ha in mano il pallino di tante scelte istituzionali e costituzionali. Il toto-ministri è la solita miscellanea del di tutto di più.

Ci sono già infografiche che vedrebbero Monti agli esteri, Alfano vice di uno tra Amato, Letta e Renzi, Franceschini alla Difesa, Cancellieri agli Interni, Violante alla Giustizia, Galli allo Sviluppo Economico, Fassina al Lavoro, Saccomanni all’Economia, Ferrari alla Sanità, Giorgetti all’Agricoltura, Quagliariello alle Riforme, Moavero Milanesi alle Politiche Europee, Boccia alla Coesione Sociale, Gelmini all’Istruzione e così via.

Sarà vero? Staremo a vedere…

Massimo Bencivenga
  

 

 
Tag Clouds

politica

governo

POLITICA
INTERNI
ESTERI
 
POLITICA
PRIMO SCRUTINIO. VINCE UN FRANCO, MA NON È MARINI. E’ IL FRANCO TIRATORE
LE POLITICHE DEL 2013 E L'IMPORTANZA DEL SESTO POTERE: LA RETE
SPRECHI NEL LAZIO. E NEL RESTO DELL'ITALIA
ELEZIONI 2012. UNO SGUARDO ALLA CREATIVITÀ DELLE CIVICHE E ALL'ANAGRAFE DEI CANDIDATI
PISANU E MONTEZEMOLO, LA POLITICA COMINCIA A MUOVERSI PENSANDO AL FUTURO..
IL CERCHIO MAGICO PROTEGGE LA STATÉNTO
 
 
contatti

SullaNotizia - Giornale Online