Sprechi nel Lazio. E nel resto dell'Italia
sulla notizia

 
Politica  »  
Segnala su:     segnala su OKNOtizie    Segnala su Del.icio.us     sagnala su facebook

Sprechi nel Lazio. E nel resto dell'Italia

Sprechi ovunque, adesso tocca alla regione Lazio, ma nessuna amministrazione può dirsi al riparo da questa piaga

Sprechi nel Lazio. E nel resto dell'Italia

 

Mentre scrivo non so come andrà a finire la questione Lazio.
La governatrice Renata Polverini minaccia le dimissioni e detta le sue condizioni, che, a quanto si apprende, sarebbero qualcosa del tipo: azzeramento dell’attuale giunta, tagli drastici ai costi della politica, stipendi ridotti ai consiglieri, gruppi e commissioni dimezzate.

Nuovo eventuale esecutivo con assessori soprattutto interni e diminuiti nel numero da 14 a 10.
Stop anche ai finanziamenti a pioggia e nuove regole nella distribuzione delle risorse ai gruppi.

Tutto ottimo, bene. Senonchè verrebbe da dire alla Polverini che gli assessori li ha scelti lei, e quasi tutti, se non tutti, dal serbatoio del Pdl che non potè correre per i noti fatti della presentazione delle liste. E tutti esterni.
E verrebbe anche da domandarle dove stava lei quando queste persone spendevano e spandevano.
Possibile non si fossa accorta di niente? Tutto è possibile. 
Ma non tocca a me farle queste domande.

 

Quello che sta succedendo nella regione Lazio potrebbe far da prodomo a similari scempiaggini compiute in Campania come in Piemonte, in Trentino come in Sicilia, nell’alpina Valle d’Aosta come nella Puglia.
Con questa classe politica c’è poco da additare questa o quella amministrazione, questo o quel partito; certo ognuno è libero di puntare il dito, ma il rischio di restare poi deluso è molto, molto alto.

La cronaca è piena di episodi di mala gestione perpretati lungo tutto lo stivale, ma a sentire quello che vien fuori si rimane talvolta basiti. E come non rimanere basiti davanti a uno che avrebbe detto, stando alle dichiarazione riportate dai giornali “Sì, lo so: come presidente di commissione ho diritto anche all'auto blu, ma l'auto blu non mi bastava. Avevo un tremendo bisogno di questo Suv”. Che se te lo compri con i soldi tuoi è un conto, ben altro se usi fondi del partito. E pertanto anche dei contribuenti.

I politici in Italia combinano quel che combinano perché, arrivati ad un certo livello, o non vengono puniti dagli elettori perché i clientes nel mentre si moltiplicati oppure, anche in caso di sconfitta, li si parcheggia in qualche ente statale o parastatale.

Questa invulnerabilità, vera o presunta, è alla base del loro essere prodighi con i soldi degli altri.
Ma è un malcostume tutto italiano, non solo laziale, e non mi meraviglierei se, da qui a qualche giorno, venissero fuori sprechi da indignazione cosmica anche in altre regioni d’Italia.

Li abbiamo cresciuti noi così, ci piacciono così e li votiamo perché sono così. E’ la democrazia. Purtroppo e a volte.

Massimo Bencivenga


 

 
Tag Clouds

politica

POLITICA
INTERNI
ESTERI
 
POLITICA
IL NUOVO PREMIER? ENRICO LETTA O GIULIANO AMATO. E VIA AL TOTO-MINISTRI
PRIMO SCRUTINIO. VINCE UN FRANCO, MA NON È MARINI. E’ IL FRANCO TIRATORE
LE POLITICHE DEL 2013 E L'IMPORTANZA DEL SESTO POTERE: LA RETE
ELEZIONI 2012. UNO SGUARDO ALLA CREATIVITÀ DELLE CIVICHE E ALL'ANAGRAFE DEI CANDIDATI
PISANU E MONTEZEMOLO, LA POLITICA COMINCIA A MUOVERSI PENSANDO AL FUTURO..
IL CERCHIO MAGICO PROTEGGE LA STATÉNTO
 
 
contatti

SullaNotizia - Giornale Online