Il vecchio volpone democristiano Beppe Pisanu, in tandem con l’ex premier, nonché ex vice-governatore di bankitalia, Lamberto Dini sta cercando di sfilare qualche uomo al Pdl di Angelino Alfano.
Pare che siano una trentina le persone disposte ad andare oltre l’esperienza del Pdl “Guardando e ascoltando al di là del PDL, noi avvertiamo che molti liberaldemocratici, oggi diversamente collocati nelle istituzioni e nella società civile, sono disposti ad unire le loro forze e ad avanzare, tutti insieme, una nuova proposta politica.”
I nomi dei 29 sono facilmente accessibili, ma siamo abbastanza sicuri che qualcuno in questi giorni smentirà e fare marcia indietro. Rumors abbastanza sicuri dicono che nei 29 ci sarebbero anche Ombretta Colli e la moglie di Emilio Fede.
Angelino Alfano e gli altri notabili del Pdl per il momento non stanno al gioco, anzi a sentire loro questi presunti “frondisti” faranno la fine che hanno fatto tutti quelli che in questi anni hanno cercato di smarcarsi dal Berlusca.
Quale fine? L’oblio politico.
Al di là dei malpancismi che fanno parte di ogni schieramento e di ogni partito, a destra come a sinistra, la sensazione è che si stiano scaldando i motori per la prossima tornata elettorale.
Sembra un secolo fa, ma a un certo punto Pisanu fu indicato come premier alternativo a Berlusconi quando, intorno al 2010, la stella di Silvio cominciò a eclissarsi. Le cose andarono male a lui e a Tremonti. E a qualcun altro.
Berlusconi non solo non lasciò lo scranno di premier ma scelse anche Alfano come successore. Il moderato Pisanu fu messo in ombra, insieme a Pera, Martino e altri moderati, e poi scavalcato nelle decisioni di partito.
Quello che è successo nel Pdl con Pisanu potrebbe succedere anche nel Pd, laddove l’area democratica afferente agli ex margheritini potrebbe avere la tentazione di costruire un Grande Centro, un esperimento simile a quello che sta vivendo il governo Monti. Ma questo è un governo di emergenza e che deve durare il giusto.
Governare è un’altra cosa e un Grande Centro con dentro, faccio per dire, ex An insieme a gente della già Margherita si scontrerebbe su ogni punto e non sarebbe molto dissimile dall’armata del Prodi II che si dimostrò ingestibile.
Berlusconi sta sondando la carta Montezemolo come prossimo leader; all’uomo della Ferrari aveva pensato anche Fini e qualche volta anche quelli del Pd.
Tutto è ancora in alto mare, ma questi microsismi sono il segnale di nuove alleanze e amicizie.
Le prossime elezioni faranno il resto.
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