L’ingegnere neozelandese Craig Nevill-Manning ha messo su un sito apposta. Un sito di statistiche sportive teso a vedere il rapporto medaglie abitanti.
Perché Stati Uniti e Cina avranno pure dominato il medagliere, ma trattasi di stati molto popolosi.
Le sorprese, terminate che sono le Olimpiadi, non sono mancate, dal momento che una siffatta classifica vedrebbe in testa Grenada, con una medaglia, un oro, per i suoi 110.821 abitanti. A seguire poi ci sarebbero: Giamaica, Trinidad and Tobago, Nuova Zelanda e Bahamas.
E gli Stati Uniti? Nel rapporto medaglie per abitanti sarebbero 49-esimi, peggio anche dell’Italia che si piazzerebbe al 45-esimo posto con una medaglia ogni 2,170,590 milioni di abitanti. La Cina figurerebbe, con questo criterio, al 74-esimo posto.
Lo stesso ingegnere ha calcolato gli ori per abitante; e grosso modo le cose non sono cambiate. Grenada ancora prima, seguita a ruota da: Bahamas, Jamaica, Nuova Zelanda e Ungheria. Forse la vera sorpresa delle Olimpiadi con 8 ori e scarsi 10 milioni di persone.
Con questo criterio, gli Stati Uniti, con 46 ori spalmati su oltre 313 milioni di persone, figurerebbero al 28-esimo posto, facendo meglio dell’Italia, che si piazzerebbe al 31-esimo posto, appena dietro la Germania. C’è un piccolo spread anche qui. Ma niente di che.
Chi è interessato può vedere le statistiche qui.
La variante che apporto io consiste nel prendere in considerazione medaglie e ori solo per i paesi del G20; perché se è vero che la popolazione conta, la stessa conta sia per grandi numeri che per piccoli; a mio parere, confrontare i paesi più industrializzati del mondo sul piano dello sport può dare una visione migliore della classifica pro capite secca.
E allora, il medagliere pro capite ristretto ai paesi del G20 vedrebbe nelle prime 10 posizioni i seguenti Stati: Australia, Regno Unito, Corea del Sud, Russia, Germania, Francia, Canada, Italia, Usa e Giappone. L’India occuperebbe l’ultimo posto, la Cina si piazzerebbe al 16-esimo posto.
Se passiamo agli ori pro capite per i paesi del G20, la situazione non cambia di molto, ai primi 10 posti troviamo: Regno Unito, Australia, Corea del Sud, Francia, Russia, Usa, Germania, Italia, Giappone e Canada.
Da notare l’exploit della Corea del Sud e il fatto che la Russia, benché disastrata da crisi economiche è riuscita, come quando era URSS, a mettere il muso davanti agli Stati Uniti.
Chi pensa che la gloria sportiva possa essere associata alla prosperità economica dovrà tener conto che potrebbero non bastare, come la Russia insegna, 20 anni di crisi per mettere in ginocchio un comparto sportivo che funziona. E forse neanche 20 anni di prosperità per scalare il medagliere.
Massimo Bencivenga
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