La carrellata enogastronomica di SullaNotizia continua con il Piedirosso Pompeiano I.G.T., un vitigno che, come può facilmente evincersi, può fregiarsi di un prestigioso marchio, un marchio che ne fa un vino molto apprezzato anche all’estero benché siano in tanti a vedere nel vino che si ricava dal Piedirosso Pompeiano I.G.T. un comprimario, una perfetta spalla, ma solo perché se rapportato a vini di assoluta qualità.
Un po’ il ruolo di Peppino nelle commedie dell’immortale principe De Curtis, alias Totò.
Il Piedirosso è un vitigno a bacca rossa, generalmente coltivato in Campania, nella fattispecie sempre dalle parti delle pendici del Vesuvio, ma dall’origine un po’ nebulosa.
Alcuni critici ritengono il vitigno essere il “Colombina” presente nell’immortale  Naturalis Historia del generale e poligrafo romano Plinio il Vecchio; i locali lo indicano con  “Pér e palummo”, cioè piede di Colombo, da qui forse l’assonanza con il nettare descritto da Plinio il Vecchio.

 

Il Piedirosso Pompeiano I.G.T. è uno dei rossi più apprezzati nel pur vasto e qualificato panorama di rossi della Campania.

Una locuzione “Pér e palummo” usato come abbiamo detto in Campania, sta ad indicare il colore che il trancio del vitigno assume poco prima del periodo della vendemmia, un coloro rosso come appunto quello riscontrato nel “piede” del colombo.

Il Piedirosso Pompeiano I.G.T. si presenta con un bel colore rosso rubino, un profumo intenso e fruttato, con un sapore nel quale sono presenti delle fragranze che rimandano a spezie varie, al caffè e al tabacco.

Un vino, il Piedirosso Pompeiano I.G.T., che ben si accompagna con piatti forti, con carni rosse e con formaggi stagionati.